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Shock anafilattico: arriva il primo spray nasale per il trattamento

Shock anafilattico: arriva il primo spray nasale per il trattamento

L’Agenzia europea per i medicinali Ema ha dato il via libera all’alternativa all’iniezione nelle emergenze delle reazioni allergiche

La forma più pericolosa di reazione allergica, lo shock anafilattico, da adesso in poi potrà essere affrontata con uno spray nasale a base di epinefrina o, per usare un termine più conosciuto, adrenalina.
L’Agenzia europea per i medicinali Ema ha dato il via libera all’immissione in commercio in Ue di Eurneffy, questo il nome dello spray, un’alternativa alle formulazioni iniettabili per il trattamento di emergenze dell’anafilassi.

L’adrenalina diminuisce la reazione anafilattica

Secondo l’Accademia europea di allergia e immunologia clinica Eaaci, l’allergia è la malattia cronica più diffusa in Europa, con una stima di 80 milioni di persone allergiche, 10 milioni in Italia.
Circa il 20% degli allergici più gravi vive costantemente con il timore di uno shock anafilattico, potenzialmente mortale, che può insorgere improvvisamente entro pochi minuti dall’esposizione a un allergene il più delle volte contenuto nei cibi o nei farmaci o veicolato da punture di insetti.

Lo shock anafilattico

I quadri clinici più gravi sono causati da allergia primaria a crostacei e molluschi, cereali, uova e alimenti vegetali quali sesamo, spinaci, avocado, arachidi e semi. In età pediatrica latte vaccino, uova, grano, soia, pesche e arachidi sono responsabili di circa il 90% delle reazioni allergiche ad alimenti.

spry nasale
Il ritardo nella diagnosi e nel trattamento può causare ostruzione delle vie aeree o collasso cardiovascolare e fino al decesso. Lo shock anafilattico inizia con grande rapidità interessando duo o più apparati, ad esempio pelle e sistema respiratorio o circolatorio o gastrointestinale.

Come agisce l’adrenalina

Contro lo shock anafilattico l’adrenalina e già considerata terapia di prima linea e gli autoiniettatori hanno già dimostrato la loro efficacia se utilizzati correttamente. Tuttavia, a volte la terapia di emergenza viene ritardata o non somministrata per diversi fattori, quali possono essere la paura dell’ago o la scarsa trasportabilità. Ecco allora il pronto intervento spray. In questo modo la somministrazione di adrenalina essendo assorbita rapidamente dalla mucosa nasale e distribuendosi nell’organismo, diminuisce la reazione anafilattica.

Come funziona lo spry

Questa sostanza si lega a specifici recettori, detti adrenergici, riducendo nei vasi sanguigni l’allargamento e la permeabilità prodotti dall’istamina, la sostanza chimica presente nel nostro corpo che svolge un ruolo fondamentale nel sistema immunitario, rilasciata durante la risposta a un allergene. L’adrenalina rilassa inoltre la muscolatura liscia dei polmoni, quindi il trattamento migliora il flusso sanguigno e la respirazione.

14 i trial clinici

L’efficacia e la sicurezza dello spry sono state valutate su 537 persone sane dai 19 ai 55 anni arruolate in 14 trial clinici per verificarne gli effetti. E’ risultato che gli effetti organici dell’adrenalina via spray nasale sono paragonabili a quelli dei farmaci che prevedono l’iniezione intramuscolare di adrenalina, analizzando la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca, nonché il modo in cui il principio è assorbito, modificato ed eliminato dall’organismo.

Per quanto riguarda i possibili effetti collaterali i più comuni sono risultati simili a quelli sperimentati con le iniezioni, vale a dire nausea, mal di testa, irritazione della gola e vertigini, assieme a disturbi nasali e naso che cola.
Il Comitato per i medicinali a uso umano Chmp raccomanda a pazienti e operatori l’utilizzo appropriato del dispositivo spray. Per questo sarà disponibile anche un modello di Eurneffy a scopo didattico che permette di simularne il corretto impiego.

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