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Sfratti bloccati: arriva il fondo di solidarietà per i proprietari

Sfratti bloccati: arriva il fondo di solidarietà per i proprietari

In arrivo il fondo di solidarietà per i piccoli proprietari immobiliari.
Ha una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2022 ed è destinato a chi, pur avendo ottenuto una convalida di sfratto per morosità, non ha potuto renderla esecutiva per la sospensione durante la pandemia.
Con questa somma saranno erogati contributi pari al 50% del canone ma non oltre 6.400 euro, per ciascun mese di sospensione fino a un massimo di 16 mesi.

10 milioni di euro per gli sfratti

La somma a disposizione per il prossimo anno interessa i titolari di non più di due immobili che ne hanno affittato uno ma che non possono mettere in pratica gli sfratti degli inquilini che non pagano.
Questo nonostante ne abbiano ottenuto la convalida, bloccata dal provvedimento di sospensione inserito in uno dei decreti legge Covid.
Il contributo riguarda solo le locazioni a uso abitativo e sarà concesso solo se il canone concorre almeno per il 40% alla formazione del reddito Isee del locatore.

Intesa sul Superbonus, edili in pensione con 32 anni di contributi

E’ stato intanto trovato l’accordo anche sul Superbonus. I termini dell’intesa prevedono la cancellazione del tetto di Isee di 25 mila euro previsto per le ville unifamiliari. Resterebbe invece valido il vincolo del 30% di lavori completati entro il 30 giugno.

Il testo dell’emendamento, al quale si è giunti dopo lunga trattativa, arriverà in aula probabilmente giovedì dove sarà blindato da un voto di fiducia e poi otterrà il via libera dal Parlamento poco prima di Capodanno. La questione principale che ha tenuto l’accordo in stallo è legata ai costi della misura per il 2024. Si tratta di 350 milioni di euro che saranno coperti utilizzando i fondi a disposizione del Parlamento per le modifiche alla legge di bilancio.

Rimanendo in tema di edilizia, scende da 36 a 32 la soglia dei contributi per gli operai e i ceramisti per poter accedere, a 63 anni, all’Ape sociale, l’anticipo pensionistico. «E’ giusto riconoscere a chi lavora nei cantieri un trattamento pensionistico differenziato – ha precisato il Ministro del Lavoro Andrea Orlando -. Si tratta di un segnale importante per un settore nel quale ogni giorno bisogna lavorare per affermare, proteggere e difendere la sicurezza, la qualità e la dignità del lavoro».

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