Il ritorno a scuola sarà tra poco piu’ di un mese e già gli animi della politica si surriscaldano sul tema.
La questione è l’obbligatorietà o meno del vaccino per i giovani studenti oltre che per il personale in servizio.
Nella giornata di ieri (27 luglio ndr) l’Anp, Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola ha incontrato sia il Capo Dipartimento del ministero dell’istruzione che il ministro Patrizio Bianchi per un confronto sul tema.
Il Governo ha assicurato la distribuzione di mascherine chirurgiche a tutte le scuole e mascherine trasparenti certificate a docenti e studenti delle classi in cui sono presenti studenti non udenti.
Ma rimane il nodo delle vaccinazioni, che potranno essere obbligatorie o meno, sulle quali il Governo dovrà dare indicazioni oltre a fornire risposte ai quesiti inviati dall’Anp al ministero in tema di distanziamento e utilizzo dei DPI, spazi e organico di potenziamento, trasporti e scaglionamento delle entrate e delle uscite, gestione delle quarantene e tracciamento dei casi di contagio e dei lavoratori fragili.
“Oltre al personale scolastico – ha dichiarato Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi – serve anche l’obbligo di vaccino per gli studenti che possono farlo. Ma bisogna anche valutare tutte le possibilità riguardo alle alternative per i non vaccinati. Se questi ultimi dovessero essere una percentuale significativa, una delle alternative potrebbe essere la Dad ma vorremmo capire come fare per evitare disparità di trattamento”.
Ancora nulla è stato deciso perché ancora non è stato adottato il Piano scuola 2021/22, che sarà presentato il 29 luglio in Conferenza unificata Stato-Regioni, ma il ministro Bianchi, secondo quando scrive in un comunicato l’Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola, si è detto propenso ad approvarlo.
A oggi, secondo i dati del ministero dell’istruzione, l’85,5% del personale scolastico è vaccinato e in alcune zone del nostro Paese la percentuale arriva al 100%. In altre, invece, la percentuale è più bassa anche perché molte persone sono state vaccinate al di fuori delle date previste per il personale scolastico.
“Stiamo preparando il rientro in sicurezza – ha dichiarato il ministro Patrizio Bianchi in un videomessaggio – Ognuno di noi può dare un contributo, uno dei contributi più importanti è vaccinarsi. È un atto di responsabilità collettiva e di solidarietà”.
Salute +
Riapertura scuole. Bianchi: "è importante vaccinarsi"
28 Luglio 2021