Un decreto assegna 400 milioni euro al Piano Estate delle scuole. L’inclusione formato famiglia delle scuole già nel 2024
L’estate 2024 apre le porte al nuovo vento.
Sono quelle delle scuole, che potranno accogliere tra 800 mila e 1,3 milioni di studenti nonostante le lezioni si chiudano regolarmente a giugno.
La novità è introdotta da un decreto sottoscritto dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e prevede uno stanziamento di 400 milioni di euro.
Una somma che, si legge in una nota ministeriale, permetterà di arricchire il “Piano Estate” con progetti che prevedono “attività ricreative, sportive, musicali, teatrali e a tema ambiente per un totale di 1714 milioni di ore aggiuntive.
Che non saranno dunque ore scolastiche ma che nelle scuole troveranno spazio per favorire “inclusione, socialità e potenziamento delle competenze”.
E aiuti alle famiglie che di vacanze non se ne possono permettere e a mamme lavoratrici che d’estate trovano ulteriori difficoltà nella gestione lavoro-famiglia.
“Lo avevamo promesso lo scorso anno e ora, anche grazie a un incremento sostanzioso dei fondi, siamo in grado di mettere in campo un Piano estate ampliato e rinnovato – ha annunciato Valditara – Il nostro obiettivo è una scuola che sia punto di riferimento per gli studenti e per le famiglie anche d’estate, che sia sempre più un luogo aperto, parte integrante della comunità per tutto l’anno, realizzando attività di aggregazione e formazione soprattutto per i bambini e i ragazzi che, in estate, non possono contare su altre esperienze di arricchimento personale e di crescita a causa delle esigenze lavorative dei genitori o di particolari situazioni familiari”.
Per questo, è caldeggiata la collaborazione con gli enti locali, le università e le organizzazioni di volontariato e sportive. Oltre ai 400 milioni stanziati con il decreto, a disposizione delle scuole per un’estate aperta alle famiglie ci sono anche i fondi per i progetti estivi, per il contrasto alla dispersione scolastica e per il potenziamento delle competenze previsti dal Pnrr.