Lo ha annunciato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Stop invece ai cellulari in classe anche se a scopo didattico
Dal prossimo settembre, tra gli acquisti per il ritorno sui banchi di scuola se ne aggiungerà uno: quello del diario che tante generazioni hanno portato con sé durante l’anno scolastico.
Ci si scrivevano i compiti per casa, questo il principale scopo della sua esistenza, ma era anche come una sorta di confidente al quale si affidavano dediche di amici, disegni, pensieri. Un’abitudine, quella del suo utilizzo, che in realtà, secondo quanto rileva un sondaggio condotto nel 2023 tra 5.300 ragazzi di età compresa tra 11 e 18 anni, il 40% degli intervistati non ha mai abbandonato.
Il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara ne ha deciso il ritorno. Obbligatorio.
Lo stesso Ministro ha deciso inoltre di vietare i cellulari in classe, anche se a scopo didattico, fino alle scuole medie.
Cartaceo assieme a registro elettronico
Negli zaini degli studenti ritornerà dunque il diario cartaceo dove segnare a penna i compiti per casa e le comunicazioni degli insegnanti. Questo però non significa che sparirà il registro elettronico, che rimarrà infatti lo strumento attraverso il quale i genitori potranno comunicare con la scuola e verificare il percorso scolastico dei loro figli.
“Ho disposto che per il prossimo anno scolastico e per gli anni successivi ritorni il diario di una volta, dove il bambino segna a penna che cosa deve fare e i compiti a casa – ha confermato il ministro Valditara -. Il genitore potrà controllare se il figlio non gli fa vedere il diario, ma noi dobbiamo riabituare i nostri ragazzi a scrivere, al rapporto con la penna e con la carta“.
L’origine del diario
Il diario scolastico (il cui nome, derivando dal latino dies, giorno, significa registro giornaliero) è nato con una circolare ministeriale del 31 dicembre 1913.
Il suo compito era quello di strumento di comunicazione tra scuola e famiglia e il suo uso obbligatorio: si annotavano le attività scolastiche e giustificavano le assenze. Nel corso degli anni ha aggiunto funzioni diventando anche, nel corso del ventennio fascista, veicolo dei valori del regime. Con l’avvento della Repubblica ha assunto il ruolo diverso, diventando anche luogo in cui gli studenti annotavano le proprie osservazioni e supporto di umorismo.
Illustrazioni, vignette e storie a fumetti di Jacovitti hanno caratterizzato le produzioni dal 1949 al 1980 che nel tempo si sono arricchiti di personaggi.
Il primo diario scolastico è considerato il Diario Vitt, anche se in realtà un anno prima Mondadori aveva realizzato Il Diario degli amici di Topolino, un un albo spillato di 68 pagine che non ebbe gran fortuna.
Il diario con consigli di vita
Fu il Vittorioso, la rivista per ragazzi pubblicata dalla casa editrice di Azione cattolica, a stampare la prima edizione del Diario Vitt, battezzato con il soprannome del settimanale, che ne fece uno strumento educativo con all’interno pagine di catechesi, capitoli di un romanzetto a tema scolastico e disegni di Gianni De Luca, autore anche della copertina.
Ogni pagina aveva la data stampata. Nel diario si alternavano consigli per diventare giovani retti, lezioni di onestà, nozioni storiche, curiosità e notizie e ogni anno un tema ne dettava i contenuti quali biografie di illustri personaggi, il progresso, il mondo antico, il tempo libero, la comicità.
La fortuna del Diario Vitt spinse molti editore di fumetti sulla stessa strada e così uscirono i diari di Corto Maltese, Asterix e Obelix, Andy Capp, Corriere dei Piccoli, B.C., Alan Ford, i Peanuts.
Nel 1979 arrivò l’iconica Smemoranda, un’agenda che raccoglieva contenuti brevi di scrittori, personalità dello spettacolo, sportivi e fumettisti, mentre tra le iniziative particolari c’è l’Ideario della Disney, un ibrido tra un organizer e un’agenda. Nei primi anni 90 arrivò Lupo Alberto di Silver, nei successivi 90 si aggiunse Dylang Dog.
In tempi più recenti il principale avversario della Smemo con vendite nell’ordine del milione di copie è Comix con Daw, Zerocalcare, Tuono Pettinato, Maicol& Mirco, Francesco Guarnaccia.