Il sisma è stato registrato nella zona dei Campi Flegrei a una profondità di 2,7 chilometri
La terra continua a tremare in Campania nella zona dei Campi Flegrei, a ovest di Napoli. INGV, l’Istuituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha registrato una scossa alle 4.28 di questa mattina, magnitudo 3.4, a una profondità di circa 3 km. La zona già lo scorso 18 aprile è stata interessata da uno sciame sismico con il susseguirsi di sei terremoti in una sola giornata.
Il terremoto nella zona di Pozzuoli (NA)
L’epicentro della scossa è stato localizzato dall’Osservatorio vesuviano, la sede napoletana di INGV, a una profondità di 2,7 km nel vulcano Solfatara, a 4 km da Pozzuoli, a 5 da Quarto, 6 da Bacoli e a 10 km da Napoli.
La Polizia Municipale e la Protezione Civile del Comune stanno effettuando controlli nelle area vicine a dove si è verificato il movimento tellurico e al momento non si segnalano danni a persone o cose. Un’altra scossa nella giornata odierna di magnitudo 2.3 è stata registrata nella Costa Siciliana Nord Orientale alle 5.37 (Messina) e alle 5.39 di magnitudo 3.2 nel Tirreno Meridionale in mare.
Dalla scossa di terremoto reale al “terremoto” dei tifosi
Non solo terremoto naturale. INGV ha infatti registrato le onde sismiche generate nei giorni clou dei festeggiamenti per lo scudetto vinto dal capoluogo campano, come era già avvenuto quando l’Italia ha trionfato nella finale del Campionato Europeo. Una delle stazioni della Rete Sismica Nazionale gestite dall’Istituto è posizionata a circa due km a nord ovest dello stadio Diego Armando Maradona, situato a Fuorigrotta, dove si è disputata la partita.
Secondo quanto rilevato da Davide Piccinini della sezione INGV di Pisa, guardando il sismogramma è molto evidente il picco in occasione del gol di Osimhen che ha consentito la vittoria. Come pure è marcato l’aumento del rumore di fondo dopo la fine della partita e durante le ore successive.
L’elevata sensibilità delle stazioni sismiche
Gli esperti spiegano che le stazioni sismiche hanno una sensibilità molto elevata. In particolare quelle installate nei centri urbani riescono a registrare anche il rumore antropico che una città produce nella vita quotidiana dominato da alcuni “markers” caratteristici che riflettono i cicli giorno/notte come ad esempio il traffico urbano o le attività produttive o come il lockdown durante la pandemia di Covid-19.
L’analisi dei picchi registrati in occasione della partita Napoli – Udine indica una direzione di provenienza compatibile con la posizione dello Stadio, un’ampiezza pari a circa 15 volte il livello medio del rumore e una frequenza caratteristica di circa 2 Hz. Le stazioni di rilevamento hanno dunque registrato in modo evidente l’esultanza dei tifosi del Napoli.
Il grafico mostra in blu l’andamento del rumore sismico nella banda 10-15 Hz legato principalmente al traffico veicolare mentre in rosso l’andamento della frequenza intorno a 2 Hz tipica dei picchi osservati durante i momenti di festeggiamento allo Stadio, ma che risente anche del rumore del traffico. Il tutto nel periodo che va tra la mezzanotte del 26 aprile e le 12 del 5 maggio 2023.
Le oscillazioni delle due curve evidenziano un andamento simile per i giorni lavorativi con un aumento durante il giorno, un picco massimo intorno alle 8 del mattino, un piccolo calo durante la pausa pranzo e una lieve risalita nel pomeriggio. E ancora una decrescita fino al minimo poco oltre la mezzanotte. Il giorno dello scudetto i due picchi della curva rossa indicano i festeggiamenti durante il gol e nell’immediato dopo partita.
Silvia Bolognini