L’Agenzia Europea per i medicinali (Ema) ha lanciato l’allarme per i medicinali contenenti il principio attivo folcodina
Massima attenzione agli sciroppi che siamo soliti utilizzare per tosse, raffreddore o influenza se contengono il principio attivo folcodina.
A lanciare l’allarme è l’ Agenzia Europea del Farmaco Ema a conclusione della revisione scientifica sui medicinali a base di questa sostanzaper il trattamento della tosse secca in adulti e bambini.
Il loro utilizzo è stato revocato nell’Unione europea in quanto il comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza (PRAC) ha rilevato che alcune persone potrebbero avere una reazione allergica dopo averli assunti.
In quali farmaci si utilizza
La folcodina, in combinazione con altri principi attivi, è utilizzata anche per il trattamento dei sintomi di raffreddore e influenza.
I dati hanno dimostrato come il suo uso nei 12 mesi precedenti l’anestesia generale con agenti bloccanti neuromuscolari (NMBA) sia un fattore di rischio per lo sviluppo di una reazione anafilattica, vale a dire una reazione allergica improvvisa grave e potenzialmente pericolosa per la vita.
Poiché, spiega Ema, non è stato possibile l’individuazione di efficaci misure per ridurre al minimo il rischio di gravi reazioni allergiche e neppure l’individuazione di una categoria di pazienti per i quali i benefici della folcodina superino i suoi rischi, i medicinali che la contengono sono stati ritirati dal commercio nell’UE e non sono quindi più disponibili su prescrizione o come farmaci da banco.
Cos’è la folcodina, in Italia non è autorizzata
La folcodina è un farmaco oppioide che si utilizza dagli anni ’50 per il trattamento della tosse secca.
Agisce direttamente sul cervello, riducendo i segnali nervosi che i muscoli coinvolti nella tosse inviano a questo organo.
E’ commercializzata sotto forma di sciroppi o soluzioni orali con i nomi Dimetane, Biocalyptol e Broncalene, approvati in diversi Paesi europei quali Belgio, Croazia, Francia, Irlanda, Lituania, Lussemburgo e Slovenia. In Italia non sono autorizzati medicinali a base di folcodina.
L’Ema in particolare invita gli Operatori Sanitari, nei Paesi in cui ancora si vendono questi farmaci, a prendere in considerazione alternative terapeutiche appropriate.
In particolare, l’attenzione va rivolta ai pazienti che devono sottoporsi a anestesia generale con NMBA verificando se abbiano fatto uso di medicinali contenenti folcodina negli ultimi 12 mesi.
Da parte loro, i pazienti sono sollecitati a interrompere l’assunzione di farmaci con questa sostanza.