Venerdì 13 lo stop dei mezzi pubblici, sabato 14 l’entrata in vigore delle nuove e più rigide norme sulla circolazione
Specie quando l’agitazione si protrae per un’intera giornata, uno sciopero dei mezzi pubblici si traduce, con buona pace dell’ambiente, in un aumento delle auto in movimento sulle strade.
Ma, per gli automobilisti italiani, in questo weekend di metà dicembre non c’è solo la prospettiva di armarsi di grande pazienza di fronte ai presumibili disagi e rallentamenti alla circolazione derivanti dalla protesta decisa dai sindacati.
Tornati alla normalità, alla fine delle 24 ore di stop di venerdì 13, dei servizi pubblici di trasporto, l’attenzione di chi si mette alla guida dovrà restare ai massimi livelli anche sabato 14.
Entra infatti in vigore il nuovo Codice della strada, che introduce novità più stringenti e, in generale, inasprisce le sanzioni per le più gravi violazioni delle norme applicate sulle strade italiane.
Nuovo Codice della strada: i limiti di velocità
Mancato rispetto dei limiti di velocità e uso di alcol, droghe e cellulare da parte di chi si mette alla guida sono i principali, ma non unici, aspetti affrontati dalle 36 disposizioni da poco approvate dal Parlamento. Per quanto concerne il primo punto di vista, la principale modifica si traduce in un vantaggio per l’automobilista, visto che non si sommeranno più, come avvenuto finora, le violazioni ripetute avvenute nella stessa ora sullo stesso tratto di strada.
Da sabato 14 dicembre, in questi casi il trasgressore dovrà dunque pagare solo la sanzione più grave, aumentata di un terzo.
Ma non è l’unica novità in questo ambito. Ed è decisamente meno favorevole ai guidatori quella che prevede che la seconda volta, all’interno dello stesso anno, in cui lo stesso guidatore sarà pescato in eccesso di velocità in un centro abitato, gli verrà sospesa la patente da 15 a 30 giorni, in aggiunta a una multa da 220 a 880 euro.
Riguardo alle multe va però ricordato, anche se si tratta di un ragionamento relativo al 2025, che il decreto “Milleproroghe” ha esteso anche al prossimo anno la sospensione dell’aggiornamento biennale delle sanzioni amministrative pecuniarie sulla base dell’indice dei prezzi al consumo, ovvero l’inflazione accertata dall’Istat, che era stata già bloccata nel 2023 e nel 2024 in considerazione dell’eccezionale situazione economica.
Cellulare e alcol: arriva la stangata
Il decreto non interviene però sull’inasprimento delle sanzioni introdotto dal nuovo Codice della strada relativamente ad alcune delle condotte più pericolose messe in atto da chi si pone al volante. Così l’uso di cellulari, tablet e computer viene punito con una multa che parte da 250 euro, perdita di 5 punti patente e sospensione della stessa da 15 a 60 giorni già alla prima violazione, che salgono dalla seconda a 350 euro, perdita da 8 a 10 punti e sospensione da 30 a 60 giorni.
Per chi beve alcool, oltre alla perdita di 10 punti patente, la multa con un tasso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro di sangue va da 573 a 2,170 euro, più sospensione della patente da 3 a 6 mesi; con un tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 grammi si sale tra gli 800 e i 3.200 euro di multa, a un periodo tra 6 mesi e 1 anno di sospensione, aggiungendo inoltre l’arresto fino a 6 mesi e il divieto assoluto di assumere alcol prima di guidare, che ovviamente vale anche per chi supera 1,5 grammi, oltre alla multa tra 1.500 e 6 mila euro, la sospensione della patente da 1 a 2 anni e l’arresto da 6 mesi a 1 anno.
Il rispetto del divieto sarà garantito dalla sanzione aggiuntiva dell’obbligo di installare (per almeno 2 o 3 anni) a proprie spese l’: dispositivo che blocca l’avviamento del motore in caso di superamento dei limiti. Va aggiunto che il periodo di sospensione della patente viene raddoppiato se a bordo ci sono altre persone e che, in caso di ripetizione della violazione entro 2 anni, si dovranno subire la revoca della patente e la confisca del veicolo.
Nuovo codice della strada: tolleranza zero sulle droghe
Relativamente alla sospensione della patente, il nuovo Codice della strada prevede che non serva più l’intervento del prefetto, ma si applichi automaticamente, fin dalla prima violazione, per chi ha meno di 20 punti patente. La sospensione, che si aggiunge alla sottrazione dei punti prevista dalla sanzione specifica, è di una settimana per chi ha tra 10 e 19 punti e di 2 settimane per chi ne ha da 1 a 9, con durata raddoppiata nel caso in cui si sia provocato un incidente.
Come si rischia la sospensione della patente
Ampia la serie delle violazioni che portano alla sospensione: dal mancato uso di cinture di sicurezza, seggiolini per bambini, dispositivi antiabbandono e casco, al mancato rispetto di sensi vietati, semafori, divieto di sorpasso, circolazione contromano, mancata precedenza, sorpasso a destra e inversione di marcia vicino a incroci, curve o punti della strada a scarsa visibilità. Oltre, ovviamente, a uso del cellulare e alcool.
Ancor più rigida è invece la nuova normativa sull’uso di droghe, a partire dalla cancellazione del finora previsto requisito dello “stato di alterazione” riscontrato nel trasgressore.
Per far scattare la sanzione, basterà la positività al test salivare, effettuato direttamente dalle forze dell’ordine o, qualora esse siano prive del dispositivo, dalle strutture sanitarie. E la confermata positività viene punita con il ritiro della patente fino a 3 anni.
Le altre novità del nuovo Codice della strada
Il ventaglio di fattispecie oggetto delle novità normative è in ogni caso molto ampio. Riguardo a chi ha appena conseguito la patente “B”, per esempio, viene estesa loro la possibilità di guidare auto fino a 101,9 cavalli (142 se elettriche o ibride).
Si aumenta di un terzo la sanzione per chi abbandona animali per strada, che dovrà pagare da 1.000 a 10 mila euro, con un anno di carcere e sospensione della patente da 6 a 12 mesi se il gesto viene compiuto utilizzando un veicolo.
Ancora, scende da 150 a 120 cc la cilindrata minima di un ciclomotore, guidato da un maggiorenne, per accedere ad autostrade e tangenziali; si introduce la confisca obbligatoria del mezzo in caso di incidente con morti o feriti gravi provocato guidando contromano; si prevede l’obbligo per il proprietario del veicolo di verificare l’assicurazione dello stesso anche quando lo affida ad altri.
Non entrano invece in vigore, in attesa delle prossime disposizioni attuative, le novità sull’obbligo di frecce, luce, targa, casco e assicurazione per chi usa i monopattini, che oltretutto non potranno uscire dai centri abitati, né circolare contromano o su strade con limiti di velocità oltre i 50 km. Così come, in attesa dell’apposito decreto del Ministero dei Trasporti, quelle che subordinano il rilascio del foglio rosa all’effettuazione di un numero minimo di esercitazioni pratiche, certificato dalle autoscuole.
Lo sciopero dei trasporti del 13 dicembre
Tutto questo, come premesso, sarà attualità da domani, 14 dicembre. Oggi, invece, l’attenzione di chi si sposta è incentrata sullo sciopero generale dei sindacati di base del trasporto, che riguarda tutti gli ambiti, escluso solo quello aereo, e che durerà 24 ore, dopo lo stop del Tar del Lazio all’ordinanza del ministro Matteo Salvini, che aveva imposto la riduzione a sole 4 ore.
Nelle città, autobus, metropolitane, ferrovie urbane e vaporetti rispetteranno così solo le fasce protette, diverse da città a città. Fasce di garanzia rispettate anche dai treni regionali, all’interno dello stop del personale addetto alla circolazione iniziato alle 21 di giovedì e che finirà alla stessa ora di venerdì. Fermi fino alla mezzanotte, invece, sia i taxi che il trasporto marittimo.
Alberto Minazzi