Per la mobilitazione indetta da Cgil e Uil, servizi a rischio in tutti i settori. Trasporti compresi (nonostante la precettazione)
Si prospetta un “venerdì nero” sul fronte dei servizi pubblici. Tutti.
Nonostante la precettazione disposta, sulla base delle indicazioni del Garante, dal ministro Matteo Salvini per ridurre a 4 ore la mobilitazione, nemmeno i trasporti locali possono dirsi al sicuro.
Cgil e Uil, i sindacati che hanno indetto lo sciopero generale per contestare la manovra del Governo, hanno infatti confermato l’astensione nazionale di 8 ore nel settore.
Aggiungendo altri pesanti disagi per la gente comune
Trasporto pubblico locale, tra precettazione e conferma
Solo il trasporto ferroviario, i cui dipendenti hanno peraltro già scioperato la scorsa settimana, è escluso dallo sciopero nazionale del trasporto pubblico indetto da Cgil e Uil.
Saranno dunque interessati autobus, metro, tram e vaporetti, con orari variabili e fasce garantite a seconda delle diverse città. Ma anche aerei e autostrade.
In merito a questo sciopero, la Commissione di garanzia aveva sottolineato “il fondato pericolo di un pregiudizio grave ed imminente ai diritti della persona costituzionalmente tutelati”, chiedendo una riduzione della durata a 4 ore. Il ministro dei Trasporti aveva dunque incontrato i sindacati, firmando la precettazione dopo il loro no.
Sciopero: la situazione dei trasporti
In attesa dell’esito del ricorso di Cgil e Uil contro la precettazione, bisogna ricordare intanto ricordare che Ost Cub Trasporti e Flai Trasporti e Servizi hanno proclamato a loro volta uno sciopero di 24 ore (dalla mezzanotte alla mezzanotte) del personale degli aeroporti di Milano e di 4 ore, dalle 14 alle 18, di quello di Venezia. Interessate anche alcune compagnie, tra cui Ita Airways.
Lo stop riguarderà anche le autostrade: dalle 21 del 28 alle 21 del 29 si fermano gli aderenti alle sigle sindacali Cub e Sgb; dalla mezzanotte del 28 a quella del 29 per Cgil e Uil, dalle 22 del 28 alle 22 del 29 per Adl Cobas, Clap, Conf Cobas, Sial Cobas.
Non si muoveranno infine anche taxi e traghetti verso le isole maggiori.
Lo sciopero generale negli altri settori
L’agitazione di Cgil e Uil interesserà anche altri settori.
Nella sanità si potranno fermare medici dirigenti e convenzionati della medicina generale, specialisti ambulatoriali, veterinari, psicologi, biologi, chimici, fisici, farmacisti e dirigenti delle professioni sanitarie. A rischio anche servizi postali e prestazioni Inps.
Lo sciopero generale riguarderà anche le scuole, in particolare il personale del comparto Istruzione e ricerca e dell’area dirigenziale, oltre ai docenti universitari e a tutto il personale della formazione professionale e delle scuole non statali. A essere coinvolti da Cgil e Uil nello sciopero sono comunque tutti i comparti, sia pubblici che privati.
Alberto Minazzi