La classifica 2023 di Research.com: Silvia Franceschi al terzo posto assoluto in Italia e al 20° al mondo. Alberto Mantovani il migliore tra i maschi
Tra i primi 100 scienziati al mondo, secondo la classifica 2023 di Research.com, non c’è nessun italiano.
Anche se l’immunologo Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Istituto Clinico Humanitas e presidente della Fondazione Humanitas per la ricerca, ha conseguito una comunque significativa 108^ posizione.
Se guardiamo però solo alle donne scienziato, nella “top 100” ne troviamo ben 4.
A partire dalla direttrice scientifica del Cro di Aviano, Silvia Franceschi, esperta di epidemiologia oncologica, che è addirittura al 20° posto tra le colleghe, al terzo in Italia e al 309^ al mondo.
A difendere con onore la bandiera delle scienziate tricolori sono poi soprattutto Speranza Falciano, dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che si classifica 62^, l’epidemiologa Eva Negri, docente all’Università di Bologna (70^) e la docente di Cardiologia all’Università di Pavia Silvia Priori, 85^.
Ma meritano un plauso anche le altre 22 scienziate italiane che sono state inserite nella classifica delle prime 1.000, guidata dalla statunitense JoAnn E. Manson della Harvard Medical School (8^ assoluta), famosa per le sue ricerche pionieristiche nei campi dell’epidemiologia e della salute delle donne.
Il rapporto evidenzia però che il mondo scientifico è ancora dominato dagli uomini, affermando che le scienziate hanno per esempio meno probabilità di essere nominate su un brevetto o un articolo. Ma soprattutto fa riflettere che i contributi per le ricercatrici non sono attribuiti in una percentuale uguale rispetto agli uomini : 79% contro l’85% . E la discriminazione è ancor più palese guardando ai finanziamenti, visto che le donne ricevono in media circa 342 mila dollari rispetto ai 659 mila degli uomini.
Nella classifica, basata sulla valutazione di 166.880 profili su Google Scholar e Microsoft Academic Graph e stilata con l’obiettivo di “influenzare scienziati, dirigenti e istituzioni di tutto il mondo a esplorare dove si stanno dirigendo le principali autorità scientifiche e offrire all’intera comunità di ricerca l’opportunità di confermare chi sono le autorità leader in aree di ricerca popolari, in particolari paesi, o anche all’interno della ricerca”, oltre alla prevalenza maschile, si nota anche quella degli scienziati statunitensi.
A partire da Walter C. Willett dell’Università di Harvard, che guida la graduatoria, l’unico non statunitense tra i primi 13 è infatti il giapponese Shizuo Akira, dell’Università di Osaka.