L’inverno è ormai alle porte e gli sciatori italiani, dopo chiusure e false partenze dello scorso anno, potranno finalmente ritornare sulle piste e godersi la montagna.
Mentre in Val Senales, in Alto Adige, già si scia, con la speranza che la pandemia non imponga nuovi stop, a Milano è stato firmato il “Protocollo riapertura delle aree sciistiche e per l’utilizzo degli impianti di risalita”.
Un accordo fondamentale per consentire a un settore importante quale quello della montagna di ripartire. L’hanno sottoscritto la Federazione Italiana Sport Invernali (Fisi), l’Associazione Nazionale Esercenti Funiviari (Anef), FederfuniAmsi e Colnaz in vista della riapertura degli impianti in montagna.
Green Pass e distanziamento
Strumento fondamentale anche per la ripartenza della stagione sciistica sarà il Green Pass, obbligatorio per salire sugli impianti dai 12 anni in su. La vendita degli Skipass avverrà preferibilmente on line, in modo da limitare gli assembramenti e aiutare a gestire meglio gli accessi degli utenti giornalieri. Per accedere alle biglietterie e agli impianti di risalita dovranno esserci percorsi tracciati, là dove possibile utilizzando corsie distinte di entrata e uscita.
Personale di controllo e dispenser nelle aree sciistiche
All’interno dell’area sciistica si dovrà garantire il distanziamento di almeno un metro tra le persone presenti anche con la presenza di personale di controllo che regoli il flusso.
Devono inoltre risultare ben segnalate e comprensibili anche per i clienti di nazionalità straniera tutte le informazioni di percorso e le misure di prevenzione per limitare i rischi di contagio. Negli spazi comuni devono esserci un numero adeguato ben visibile e facilmente fruibile di dispenser con soluzioni disinfettanti per igienizzare le mani.
La capienza di seggiovie e funivie
Le aziende funiviarie rivestono un valore strategico per gli equilibri socio economici dei territori di montagna e del sistema turistico nel suo complesso. Attraendo turisti italiani e stranieri alimentano infatti un importante indotto a vantaggio di molteplici operatori economici quali tra altri, albergatori, commercianti, maestri di sci, artigiani. Si è calcolato che nell’arco alpino e appenninico italiano l’intera filiera delle attività interessate nel sistema turistico invernale raggiunga i 400.000 occupati.
Per quanto riguarda la capienza di passeggeri sulle seggiovie, l’intesa è stata raggiunta per il 100%, limitata all’80% se utilizzate con chiusura delle cupole paravento. A bordo c’è l’obbligo di indossare la mascherina.
Capienza ridotta all’80% anche per cabinovie e funivie. Anche in questi casi la mascherina è obbligatoria e durante il trasporto i finestrini dovranno rimanere aperti per consentire di aereare l’ambiente.
Per le biglietterie vale la regola di essere munite di schermi protettivi o di separatori fisici tra operatori e clienti, favorendo i pagamenti elettronici.
Il personale preposto all’accoglienza dovrà indossare mascherine chirurgiche o superiori FFP2, così come gli utenti negli spazi comuni. Il protocollo sottoscritto sarà aggiornato in caso di nuove evidenze epidemiologiche e nel rispetto delle normative nazionali e regionali eventualmente emesse.
Silvia Bolognini