L’idea del comune di Santa Fiora per ripopolare gli Appennini
C’è un piccolo borgo, in Toscana, che punta sugli smart workers.
E’ il comune di Santa Fiora, nel cuore della Maremma, borgo dal 2015 Bandiera Arancione del Touring Club italiano.
Molto frequentato soprattutto d’estate grazie alla sua felice posizione, sul versante meridionale del Monte Amiata, e inserito anche nella lista dei borghi più belli d’Italia, Santa Fiora sconta il problema della residenza.
I giovani, come accade in molti luoghi simili del nostro Paese, se ne vanno e le case restano vuote.
La svolta, però, potrebbe arrivare oggi da una delle conseguenze della pandemia: la sempre più frequente presenza, nelle nostre vite professionali, dello smart working.
L’invito agli smart workers e alle coppie
Il Comune di Santa Fiora ha infatti lanciato un bando per accogliere smart workers che intendano trasferirsi temporaneamente attratti non solo dalle innegabili bellezze paesaggistiche del luogo ma anche da dei contributi erogati per l’affitto.
Al momento sono già 14 le richieste arrivate, prevalentemente da Lazio e Lombardia e da persone con età inferiore ai 50 anni.
Dati che possono cambiare a breve, perché il bando è attualmente ancora aperto.
Santa Fiora smart village
Il progetto è nato con l’intento di fare di necessità virtù.
Santa Fiora può offrire di gestire il proprio lavoro in modo diverso, lontano dalle grandi città, a contatto con la natura ma garantiti da collegamenti internet sicuri.
La pandemia, per contro, ha chiuso le persone in casa, dove svolgono il proprio lavoro a un civico predefinito, ma con la possibilità di farlo anche altrove.
Obiettivo innamoramento
Santa Fiora Smart Village ha messo insieme le due cose.
Aggiungendovi dei finanziamenti da destinare ai nuovi residenti in forma di contributo per l’affitto dell’abitazione che, sia pur temporaneamente, andrà a ospitarli.
L’obiettivo, ovviamente, è che qualche giovane coppia tanto si affezioni al borgo da decidere di restare.
Nel frattempo, stipulando un contratto di affitto di almeno due mesi per una delle abitazioni disponibili sul sito “Vivi in Paese”, riceverà un voucher a copertura di una parte della spesa, fino a un massimo del 50% per un importo mensile non superiore ai 200 euro e una durata non superiore ai 6 mesi.