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Sanremo 2025: ecco cosa cambia con Carlo Conti

Sanremo 2025: ecco cosa cambia con Carlo Conti
Il Teatro Ariston, a Sanremo

Il nuovo direttore artistico del Festival ha pubblicato il regolamento della prossima edizione. Meno cantanti e nuovo sistema di conteggio di voti tra le principali novità

Mancano poco meno di 6 mesi al via, fissato per l’11 febbraio 2025 con serata finale il 15. Ma la “liturgia” del Festival di Sanremo degli ultimi anni fissa già ad agosto la prima tappa di avvicinamento alla principale kermesse dedicata alla musica leggera italiana.

E, almeno in questo, il nuovo direttore artistico e presentatore, Carlo Conti, si è mosso in continuità con il suo predecessore, Amadeus, pubblicando ora il regolamento ufficiale della 75^ edizione dell’evento che accenderà per una settimana tutti i riflettori sulla riviera ligure.

Per il resto, però, sono tante le variazioni introdotte dallo showman toscano, che arriverà al 4° Festival nella veste di “padrone di casa”, dopo aver già ricoperto il doppio ruolo organizzativo e di conduzione nelle 3 edizioni consecuitive tra il 2015 e il 2017, dalle quali è ripreso lo slogan: “Tutti cantano Sanremo”.

I cantanti in gara e le votazioni

Una delle caratteristiche degli ultimi Sanremo guidati da Amadeus, premiati da un ottimo riscontro sia a livello di audience che per i successivi passaggi radiofonici di molti dei brani presentati al Festival, è stata sicuramente la lunghezza delle serate, anche per l’elevato numero di cantanti in gara. Già all’annuncio dell’incarico, Conti aveva anticipato una formula più snella: scelta che si è già tradotta in un paio di novità significative sul fronte dei partecipanti.

Se a contendersi la vittoria di Sanremo 2024 erano stati 30 artisti, i big l’anno prossimo scenderanno infatti a 24. Un taglio legato anche al ritorno della separazione tra nomi già affermati e nuove proposte. Sanremo Giovani, dunque, torna una gara a sé, con 4 emergenti che si contenderanno il premio dedicato senza però poter concorrere alla conquista del primo posto assoluto.

Altra novità importante, il diverso computo dei voti. In primis, la serata delle “Cover” del venerdì non sarà più calcolata ai fini della vittoria finale. Anche in questo caso, le reinterpretazioni di brani del repertorio italiano o internazionale da parte dei cantanti in gara, affiancati da un ospite, verranno valutate solo in una classifica a se stante, con premio dedicato. Per la vittoria del Festival, invece, conteranno i voti raccolti in tutte e 4 le serate degli inediti, non essendo più previsto l’azzeramento prima del ballottaggio finale tra i primi 5.

La scaletta

Il regolamento appena pubblicato include anche la scaletta delle diverse serate. La prima, quella di martedì 11, sarà dedicata al primo ascolto pubblico dei brani dei 24 campioni in gara, con votazione riservata alla giuria della Sala stampa, tv e web. I big saranno poi suddivisi in 2 gruppi da 12 tra mercoledì e giovedi, quando saranno sottoposti al giudizio del televoto da casa e a quello della confermata giuria delle radio, che avranno ognuna un peso del 50%.

Nella seconda e terza serata si svolgeranno anche le semifinali delle Nuove Proposte: 2 duelli a 2 in cui il televoto e le 2 giurie ufficiali sceglieranno i finalisti, che si affronteranno in finale in occasione della serata delle cover di venerdì, al termine della quale, dunque, saranno assegnati i primi 2 premi, adottando un meccanismo con peso equivalente (34% per il televoto, 33% per ognuna delle altre 2 giurie) per ciascuno dei sistemi di votazione.

Nella finalissima di sabato torneranno infine sul palco tutti e 24 i campioni in gara, giudicati esattamente dopo la nuova esibizione con lo stesso metro del giovedì. Il punteggio ottenuto concorrerà a determinare, insieme a quello delle prime serate, la media che porterà alla classifica alla base della selezione delle 5 canzoni finaliste, comunicate senza ordine di piazzamento. Solo dopo la riproposizione dei brani e una nuova votazione (sempre con le stesse modalità) con i 3 sistemi si arriverà, dalla somma di tutte le serate, a decretare il vincitore.

I rumors sui cantanti e sulle altre presenze al Festival

La chiusura delle serate annunciata da Carlo Conti entro l’1 di notte permetterà di reinserire, nel palinsesto televisivo, anche il “Dopofestival”. Come per il tema delle co-conduzioni, al riguardo non è stato per il momento svelato nulla sull’affidamento della conduzione dello spazio di commento. Il nome più ricorrente, in tal senso, è quello di Alessandro Cattelan che, secondo molti, potrebbe ambire in futuro anche al ruolo principale per l’intero Festival.

Cattelan potrebbe addirittura “sdoppiarsi”, affiancando al Dopofestival la co-conduzione di una serata (la finale?). Un compito per il quale, essendo 5 le serate, molti vedono bene anche gli amici storici di Conti, ovvero Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni. Resta tutto da capire anche il ventaglio di “superospiti”, riguardo a cui il direttore artistico si è finora sbilanciato solo con quello che sembra però soprattutto un suo sogno: il ritorno di Vasco Rossi (penultimo in gara nel 1983) sul palco di Sanremo.

La curiosità maggiore riguarda però le scelte dei nomi in gara. Per il momento, lo stesso direttore artistico è ancora alla fase dell’esame dei brani proposti. I rumors però non mancano. Sarebbero dei veri e propri “colpacci” quelli di Tiziano Ferro e Gianna Nannini, a cui Conti starebbe facendo la corte. Così come si aspetta di capire se ci sarà l’esordio di Anna, una delle grandi protagoniste dell’estate. E si vedrà se la capacità di talent scout del presentatore toscano si ripeterà con le Nuove Proposte dopo aver lanciato, tra gli altri, Mahmood e Francesco Gabbani.

Alberto Minazzi

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