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Salone Nautico di Venezia: l’arte navale torna a casa

Salone Nautico di Venezia: l’arte navale torna a casa

“L’arte navale torna a casa”. E’ questo il claim scelto da Venezia per promuovere il suo primo Salone Nautico Internazionale, in calendario dal 18 al 23 giugno all’ Arsenale, nel cuore di quella che è, fin dai tempi della Serenissima, la “casa” della nautica veneziana.  Il Salone Nautico di Venezia, che sarà solo la prima di tre edizioni già finanziate dal Comune, sarà aperto dal passaggio della Pattuglia Acrobatica Nazionale delle Frecce Tricolori e prevede eventi per tutte le fasce di età. Hanno già prenotato la loro presenza nei suoi spettacolari spazi espositivi 48 yacht e superyacht, 95 imbarcazioni da diporto e 50 espositori di prodotti e servizi. Ci saranno anche spazi dedicati alla cantieristica veneziana, con le sue tradizionali imbarcazioni in legno e saranno esposti anche i mezzi delle forze dell’ordine civili e militari, comprese alcune navi. Sono 50 mila i mq per esposizione in acqua con ormeggi e più di 1000 i metri di pontili e banchine. Ma il salone non sarà solo una mostra di barche. Sarà soprattutto una festa della nautica aperta alla città, con iniziative per i bambini e le famiglie, concerti e spettacoli, occasioni per provare la voga alla veneta, per visitare la centrale operativa del Mose o per partecipare a incontri sui motori ibridi e sulle più moderne tecnologie.

 

Il senso del Salone

“L’idea è che Venezia – ha sottolineato il sindaco Luigi Brugnaro – dia un futuro di prosperità e di vita a tutto l’Adriatico, ribadendone l’importanza per il Paese. Quello che stiamo facendo tutti insieme è un investimento per il futuro dei ragazzi. Perché il tema è reale: lo sviluppo della città e dell’Italia. Possiamo dire che stiamo facendo un pezzo di storia, nel bene o nel male lo vedremo poi. Adesso bisogna solo crederci e fare il massimo per il suo successo -ha concluso-perché il Salone Nautico rappresenta un’occasione per il futuro delle nuove generazioni ”. Massimo sostegno è stato confermato anche dalla Capitaneria di Porto (che ha garantito il supporto della Guardia costiera) e dalla Marina Militare, che nei giorni del Salone aprirà al pubblico la Base Navale e renderà possibile visitare il sommergibile Dandolo.

 

I contenuti del Salone

Una prima sezione del Salone racconterà la città di Venezia e i suoi buoni rapporti con l’acqua. Barche civili e militari. Barche da lavoro. Tutto il sistema che vive sulle barche e lavora su Venezia. Sarà anche un’occasione per confrontarsi con nuovi modelli. “Lungo le banchine dell’Arsenale -ha spiegato Fabrizio D’Oria, di Vela, che organizza l’evento-saranno esposte le imbarcazioni dei primari cantieri italiani ed esteri, all’ interno delle Tese troveranno posto accessori, impianti motori e attrezzature“.
Ma c’è anche la parte “scientifica” del Salone, quella dei convegni, delle mostre collaterali e degli eventi per i quali è stata ricavata appositamente un’area congressuale. Ci saranno poi quattro ristoranti, cinque zone tematiche e un’area dedicata alla marineria veneziana, con remiere e vela al terzo. Sarà possibile visitare la control room del Mose, gli spazi Thetis, quelli del Cnr (che realizzerà una mostra dedicata alle ricerche ambientali sul mare). E ci saranno oltre 3000 metri quadri di spazi espositivi indoor.

 

I Temi del Salone

Si affronteranno temi come la sicurezza in mare, le motorizzazioni ibride (con due sperimentazioni di Alilaguna e Actv), le tradizioni veneziane. E, ancora, le tematiche ambientali, l’itticoltura, la cantieristica minore, la portualità turistica. Fino a design e innovazione, luxury e yachting. E poi visite ai Musei civici, agli spazi espositivi di terraferma come il Candiani. Senza dimenticare la forte connessione con la Biennale Arte. E il concorso promosso di Aepe per i ristoranti che ognuno ha nel cuore: una sorta di gran premio della creatività.
 

La Tesa 113

Una delle tese dell’Arsenale, la 113, completamente restaurata, sarà dedicata a un progetto specifico finanziato dalla fondazione Musei Civici: una mostra di studi e progetti di barche. Il bando, dedicato a progettisti e designer, professionisti o studenti, singoli o associati, ha visto arrivare 77 iscrizioni. I progetti selezionati, oltre a essere premiati, saranno esposti in mostra fino al 31 luglio. “Il 99 per cento dei saloni nel mondo – ha sottolineato l’ingegner Carlo Nuvolari, che si sta occupando del progetto – è esclusivamente commerciale. Venezia si meritava di più e noi abbiamo cercato di dare un taglio anche più scientifico a una parte di questo evento”. Nella tesa 113, così, discutendo su temi specifici, si racconterà la genesi di un progetto, che porta alla realizzazione di una barca.

Gli spazi dell’Arsenale di notte

Un Salone boutique 

A fianco del Comune, a credere fortemente per primo nel ruolo di Venezia per il futuro della nautica italiana è uno dei top player del mercato, Ferretti. “Sono venuto – ha detto Alberto Galassi, amministratore delegato di Ferretti, il più grande gruppo industriale italiano del settore nautico – perché amo Venezia e i Veneziani. Questa realtà è l’unico salone del Mediterraneo orientale, perché ha un bacino d’utenza che gli armatori potrebbero riscoprire per tornare vicino a casa. La città è migliorata, più ordinata. E questo sarà un “salone-boutique”, di charme, esclusivo. Anche la coincidenza con la Biennale Arte è importante: non è un salone commerciale, è oltre. Montecarlo ha un privilegio antico, ma sono davvero pochi i posti, nel Mediterraneo, dove si vede una concentrazione di mega yacht: Mykonos, le Eolie, Capri, a fatica Taormina. E Venezia con la Biennale. Non sarà semplice, ma se c’è un porto che ce la può fare a inserirsi in questo mercato, questo è proprio Venezia”.

Arsenale accessibile a 360°

L’area scelta per il Salone ha un’ottima connessione con l’aeroporto Marco Polo. Inoltre, saranno create linee acquee dedicate da piazzale Roma e dalla ferrovia e potenziati i collegamenti con l’aeroporto Nicelli del Lido. Ci sarà massima permeabilità, agli spazi del Salone: da riva degli Schiavoni, rio dell’Arsenal, padiglione delle navi. Ma anche dal giardino delle Vergini e dalla Celestia, attraverso la tesa 105. Soprattutto, ci sarà la possibilità di far arrivare i visitatori direttamente in barca. Aspetto, questo, che è una peculiarità unica, nel contesto dei vari saloni esistenti. Infine, il Salone potrà essere raggiunto anche attraverso un percorso sull’ acqua posizionando il ponte votivo all’interno dell’Arsenale.

La manutenzione

Tutto ciò prevede nell’area dell’Arsenale importanti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il principale sarà il recupero e l’apertura del bacino piccolo di carenaggio, che verrà utilizzato per le prove in acqua, uno dei punti di forza del Salone. Altro intervento finalizzato non solo al Salone sarà la manutenzione delle navi tradizionali del Comune, una bissona e probabilmente una nave dogale, da parte degli studenti dell’ Istituto del Made in Italy e della Cantieristica Navale Giorgio Cini durante la manifestazione.
 
 

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