Con l’inizio del nuovo anno, archiviate le feste, arriva anche il momento dei saldi. Un’occasione per portare a casa capi d’abbigliamento e quant’altro a un prezzo vantaggioso. A fare da apripista ai ribassi invernali sono state Sicilia e Basilicata, che hanno ufficialmente dato il via agli sconti domenica 2 gennaio. Lunedì 3 è stata la volta della Valle d’Aosta, mentre per tutte le altre regioni il via sarà mercoledì 5 gennaio.
Il vademecum per evitare truffe
Confcommercio stima che il giro d’affari sarà di circa 4,2 miliardi di euro, l’equivalente di 119 euro a persona.
Secondo Confesercenti, invece, il budget a testa sarà più alto. Gli italiani spenderanno circa 150 euro, una cifra comunque ancora lontana da quella pre-crisi. Sono Confcommercio e Feder Moda Italia a ricordare cosa è opportuno tenere a mente per un corretto acquisto degli articoli in saldo.
Cambi, prezzi e pagamenti, prodotti in vendita
Partiamo dai cambi. La possibilità di sostituire il capo dopo averlo acquistato è lasciata a discrezionalità del negoziante, a meno che non sia danneggiato o non conforme. In questo caso vi è l’obbligo del venditore di riparazione o sostituzione. Laddove possibile anche di riduzione o restituzione del prezzo pagato. La persona che ha fatto l’acquisto deve però denunciare il vizio entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Attenzione poi al prezzo. Il venditore ha l’obbligo in periodo di saldi di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto applicato e il prezzo finale.
I capi proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
Eventuali modifiche o adattamenti sartoriali sono a carico del cliente, salvo diversi accordi. Per quanto riguarda i pagamenti le carte di credito devono essere accettate e favoriti quelli cashless.
Norme anticovid per uno shopping in sicurezza
Per lo shopping in tranquillità, in caso di lunghe file, è necessario mantenere la distanza di almeno un metro tra i clienti in entrata e uscita dai negozi.
I negozianti devono esporre in vetrina un cartello che indichi il numero massimo di persone ammesse all’interno contemporaneamente. I clienti sono tenuti a indossare la mascherina anche in camerino, durante la prova degli abiti. Prima di toccare i prodotti è poi necessario igienizzare le mani con soluzioni alcoliche.
Silvia Bolognini