Anche dopo giugno 2022, continuerà probabilmente a essere gratuito il roaming telefonico per i viaggiatori nell’Unione Europea.
E’ questa la proposta formulata dalla Commissione europea, che pensa ad un nuovo regolamento per permettere ai cittadini di continuare a usufruire senza costi aggiuntivi della propria offerta telefonica durante gli spostamenti all’interno dei Paesi dell’Unione.
Il roaming gratuito in Europa
Il nuovo regolamento prevede una proroga fino al 2032, di altri 10 anni quindi, delle norme vigenti. Queste sono infatti in scadenza il 30 giugno 2022. Il provvedimento è entrato in vigore nel 2017 e permette a quasi 170 milioni di cittadini di usufruire di tariffe senza costi aggiuntivi di roaming e di avere i vantaggi della connettività quando viaggiano nel mercato unico.
I viaggiatori della Comunità europea hanno diritto, quando si recano all’estero, di usufruire di una connessione di rete mobile pari a quella del proprio Paese. Questo sia in termini di qualità che di velocità, se sono disponibili reti equivalenti. Con il nuovo regolamento sarà inoltre garantito l’accesso efficiente ai servizi di emergenza, con particolare attenzione ai mezzi alternativi per le persone con disabilità.
L’indagine Eurobarometro
Secondo una indagine Eurobarometro, negli ultimi 2 anni la metà degli europei che possiedono un cellulare si è recata in un altro Paese dell’UE. Nell’estate del 2019 l’uso del roaming di dati è aumentato di 17 volte rispetto al 2016, ovvero l’estate precedente l’adeguamento tariffario comunitario sul roaming. L’eliminazione dei sovrapprezzi per il roaming ha dato quindi dato via alla decisa crescita della domanda di consumo mobile dei viaggiatori nei 27 Stati membri dell’UE, aumentando di conseguenza l’entità del traffico.
Sempre secondo i dati Eurobarometro, il 33% degli intervistati ha dichiarato di aver avuto accesso, durante un soggiorno nell’UE, a una velocità di connessione a Internet mobile ridotta rispetto a quella del proprio Paese. E il 28% ha affermato di aver avuto accesso a una categoria di rete inferiore (3G invece di 4G ad esempio). Le nuove norme puntano a eliminare questo problema consentendo a cittadini e imprese di usufruire della stessa qualità dei servizi offerta nel proprio paese di residenza. Ciò significa che se il vostro piano tariffario prevede la navigazione in 4G, una volta fuori dall’Italia dovrete avere la stessa velocità garantita, ovviamente se le reti sono disponibili.
La proposta della Commissione
La Commissione europea ha dunque riesaminato il regolamento di abolizione delle tariffe di roaming, anche attraverso una consultazione pubblica. Svolta tra giugno e settembre 2020, ha permesso di raccogliere pareri sui servizi di roaming e sull’impatto della proroga di queste norme.
Secondo la proposta, i viaggiatori anche all’estero dovrebbero poter chiamare liberamente i numeri che consentono di accedere a servizi a “valore aggiunto” (come ad esempio servizi di assistenza tecnica o di assistenza clienti di compagnie aeree o di assicurazione) o anche numeri a chiamata gratuita, che possono comportare costi inaspettati in roaming. Il tutto senza sorprese in bolletta al ritorno. Le nuove norme infatti puntano alla massima trasparenza, rendendo più chiari per i consumatori gli eventuali costi derivanti dall’utilizzo di servizi a valore aggiunto durante il roaming.
“Milioni di europei beneficiano dei vantaggi del roaming in tutta l’UE senza costi aggiuntivi. È uno dei pilastri e dei successi del mercato unico” ha dichiarato Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno. “Nel decennio digitale europeo tutti devono poter usufruire di un’eccellente connettività ovunque si trovino in Europa, proprio come se fossero a casa. Oggi confermiamo l’impegno verso i nostri cittadini e nel contempo ci adoperiamo per sostenere gli investimenti in infrastrutture adeguate”.
Valentina Rossi
