Con il decreto Aiuti bis viene meno la necessità di chiedere il permesso per l’installazione su verande e balconi
Sfruttare verande e balconi non utilizzati riqualificandoli attraverso l’installazione di una vetrata panoramica amovibile (Vepa) può consentire un risparmio energetico del 27,6%, secondo le stime dell’Assvepa (l’associazione che riunisce circa 4 mila produttori del settore, e, di conseguenza una riduzione delle bollette tra i 300 e i 500 euro l’anno.
Grazie al decreto Aiuti bis, che il Senato ha appena approvato in via definitiva, l’installazione di queste particolari vetrate diventa ora un intervento di edilizia libera, eliminando i tempi per la concessione dei relativi permessi, titoli abilitativi, certificazioni o autorizzazioni, che non sono più necessari, e i costi dei relativi oneri, che sempre Assvepa quantifica mediamente tra i 6 e gli 8 mila euro per una vetrata di 6 metri.
Per rientrare in questa tipologia di intervento, le vetrate panoramiche amovibili devono rispettare alcuni requisiti. Devono cioè essere “scorrevoli, amovibili e totalmente trasparenti, in grado di ridurre la dispersione termica e favorire il risparmio energetico”. Le Vepa possono essere utilizzate per svolgere un insieme di funzioni. Tra queste, la protezione temporanea dagli agenti atmosferici; il miglioramento delle prestazioni acustiche ed energetiche; la parziale impermeabilizzazione dalle acque meteoriche dei balconi aggettanti dal corpo dell’edificio o di logge rientranti all’interno dell’edificio.
Tra i limiti imposti dall’articolo 33-quater del decreto, introdotto proprio in occasione delle modifiche apportate a Palazzo Madama in sede di prima lettura, il principale è legato alla non variazione dei volumi e delle superfici, come definiti dal regolamento edilizio tipo. Non devono in altri termini portare a configurare spazi stabilmente chiusi in grado di “generare nuova volumetria o comportare il mutamento della destinazione d’uso dell’immobile anche da superficie accessoria a superficie utile”.
Inoltre, le vetrate panoramiche amovibili devono “favorire una naturale microaerazione che consenta la circolazione di un costante flusso di arieggiamento a garanzia della salubrità dei vani interni domestici ed avere caratteristiche tecnico-costruttive e profilo estetico tali da ridurre al minimo l’impatto visivo e l’ingombro apparente e da non modificare le preesistenti linee architettoniche”.