La data cruciale è quella del 26 aprile. E’ quello il giorno indicato dal governo per la ripartenza, nelle regioni in zona gialla, delle programmazioni culturali e dell’apertura dei musei.
Da nord a sud Italia fervono i preparativi: i musei, i teatri, i cinema, ma anche gli eventi all’aperto, stanno ultimando i preparativi per riaccogliere il pubblico in sicurezza.
Le nuove disposizioni per gli eventi
Il Comitato Tecnico Scientifico ha dato il via libera alle proposte del Ministro della Cultura Dario Franceschini di passare dal 25% al 50% dei posti occupabili in sala, con un innalzamento a un massimo di 500 spettatori nelle sale al chiuso e 1.000 all’aperto.
Purchè adottando le opportune misure di sicurezza, le Regioni possono anche autorizzare spettacoli ed eventi con un numero superiore di spettatori.
Le riaperture dei musei dopo la pandemia
Le regole da seguire sono quelle oramai note: ingressi contingentati e con prenotazione obbligatoria, una permanenza limitata per la visita, percorsi stabiliti per le esposizioni e per le entrate e uscite.
Il ritorno nelle sedi espositive al momento rimane nei giorni feriali (dal lunedì al venerdì) con l’auspicio che presto possa essere esteso anche al fine settimana.
Nel frattempo, alcune sedi museali hanno annunciato l’apertura in un piano generale che prevede possano ritornare ad accogliere i visitatori tra aprile e maggio.
Protagonista la cultura
A Roma, i capolavori dei Musei Vaticani potranno essere ammirati dal 3 maggio.
Milano prevede invece una riapertura progressiva a partire dal 26 aprile.
Nel capoluogo lombardo i musei manterranno i loro consueti orari, con giorno di riposo fissato il lunedì, chiusura obbligatoria durante il weekend e il rispetto del coprifuoco alle 22.
In Campania dal 19 aprile è nuovamente visitabile il Real Bosco di Capodimonte dal lunedì al venerdì. Grazie ai recenti lavori di restauro, la pregiata area verde, che custodisce realtà botaniche e specie esotiche, si è arricchita di altri 20 ettari di bellezze naturali.
Rinasce l’Arte a Venezia
Anche nel capoluogo lagunare, tra le Città d’Arte per eccellenza, sono in via di definizione le aperture dei luoghi di cultura. Oltre alla possibilità di ritornare a visitare i Musei, sono al nastro di partenza interessanti mostre.
La Collezione Guggenheim, uno dei più importanti musei d’arte europea e americana del XX secolo in Italia, dal 1 maggio (o nei giorni successivi se non sarà ancora consentita l’apertura nel weekend) potrà molto probabilmente essere nuovamente ammirata nella sua splendida sede affacciata sul canal Grande.
La Fondazione Prada dal 22 maggio apre le porte di Cà Corner della Regina con la mostra dell’artista Peter Fischli “Stop Painting”, mentre a Punta della Dogana il 23 maggio prenderà il via l’esposizione “Bruce Nauman: Contrapposto Studies”.
Anche la Fondazione Querini Stampalia, la Cà D’Oro e le Gallerie dell’Accademia prevedono la riapertura indicativamente prima o dopo il 1 maggio.
Dal 19 maggio un doppio progetto interesserà Palazzo Grimani: “Domus Grimani. La Sala del Doge”, riallestimento di uno degli ambienti più evocativi e spettacolari del Palazzo e la mostra “Archinto” con i nuovi lavori dell’artista tedesco Georg Baselitz.
Per quanto riguarda i Musei Civici, in attesa di sapere se il Veneto ritornerà in zona gialla, il sindaco Luigi Brugnaro ha anticipato che l’intenzione dell’amministrazione sarebbe quella di aprire tutti i Musei della città sabato e domenica 24 e 25 aprile, sempre nel massimo rispetto delle normative anti Covid.
Silvia Bolognini