La cultura della raccolta differenziata dei rifiuti si sta sempre più diffondendo. Anche a Venezia.
Legambiente Veneto ha infatti riservato al nostro Comune una menzione particolare per i risultati conseguiti nel 2018.
In un anno, grazie ai comportamenti sempre più attenti e responsabili di tutti noi, il rifiuto secco residuo per abitante equivalente è stato ridotto di ben 10 kg.
Dai 239 kg del 2017, si è passati a 229 kg.
L’Ecoforum di Legambiente: Ceggia n°1
In occasione dell’Ecoforum organizzato da Legambiente Veneto, dedicato quest’anno all’economia circolare, sono stati premiati i 12 Comuni “ricicloni” della Città metropolitana più Mogliano Veneto. Si tratta delle realtà che lo scorso anno hanno fatto registrare le più alti percentuali di raccolta differenziata e ridotto la quantità di rifiuto secco.
Con 40,7 kg/anno per abitante di rifiuto secco e 84,2% di differenziata, Ceggia non è solo il miglior Comune nella categoria tra 5.000 e 15.000 abitanti ma si è addirittura classificata al quinto posto della classifica assoluta (che non tiene conto delle dimensioni) dei Comuni veneti.
I premiati da meno di 5.000 a oltre 30.000 abitanti
Sono 4 i Comuni più piccoli (fino a 5.000 abitanti) ad aver ricevuto i riconoscimenti di Legambiente. Si tratta di Fossalta di Piave (51,8 kg/anno di rifiuto secco per abitante e 85,1% di differenziata), Cinto Caomaggiore (54,2 kg e 80,1%), Teglio Veneto (65,5 kg e 75%) e Pramaggiore (72,3 kg e 75,2%).
Alle spalle di Ceggia, nella categoria fino a 15.000 abitanti, altri 6 Comuni sono stati premiati. Campolongo Maggiore ha fatto registrare 62,8 kg e 77,4%; Meolo 63,5 kg e 79,3%; Campagna Lupia 64,7 kg e 79,7%; Camponogara 69,5 kg e 77%; Salzano 71,5 kg e 72,2%; Stra 72,4 kg e 74,5%.
Infine, 2 i Comuni più grandi (oltre 30.000 abitanti) con le migliori performances: Mira (61,9 kg e 79,1%) e San Donà di Piave (73,8 kg e 80,8% di differenziata).
Un riconoscimento anche per Veritas
Legambiente ha riservato un riconoscimento anche alle buone pratiche di Veritas. La nostra società multiservizi è l’unica in Italia ad aver tracciato tutte le filiere dei rifiuti.
Con la realizzazione dell’Ecodistretto di Fusina, dove si stanno insediando gli impianti e le aziende che si occupano del trattamento dei rifiuti, si riuscirà poi ad accorciare le filiere fino ad arrivare al “km zero”. Lo smaltimento dei rifiuti, così, avverrà senza peggiorare la situazione di inquinamento e traffico legata ai camion per il loro trasporto.