Anni di lavori e centinaia di persone, tra maestranze, artigiani e restauratori, impegnati giorno e notte per ridar splendore al ponte più famoso del mondo: quello di Rialto.
Infine, la festa per la fine dei lavori, con madrina l’attrice Cristiana Capotondi e ospite d’eccezione Andrea Bocelli a intonare l’inno d’Italia e l’imprenditore Renzo Rosso, che il ponte ricorderà per sempre ai veneziani con la targa di ringraziamento a lui titolata, commosso e orgoglioso di aver fatto a Venezia la donazione più grande che un gruppo privato abbia mai fatto alla città: la restituzione del suo monumento simbolo.
Realizzato nel 1590 su progetto di Andrea Da Ponte, è stato sottoposto a quest’opera di restauro sostenuta per un totale di 5 milioni di euro da Renzo Rosso, a partire dal 2015.
Sei anni di lavori importantissimi perché, di fatto, hanno consentito per la prima volta un approfondito studio dell’intera struttura, della quale si è mantenuta l’immagine originaria.
Il restauro del Ponte di Rialto
Il restauro ha riguardato tutti gli elementi architettonici (dalle balaustre alle coperture di piombo dei negozi, dalla pavimentazione ai paramenti murari) e i sottoservizi. E si è esteso alla fine anche ai lavori sulla pavimentazione del “Sotoportego de Rialto” e di “Sottoportego dei Oresi”.
Un restyling completo, quindi, per l’area realtina, circa 5 mila metri quadri ricchi di decorazioni, targhe, bassorilievi e mascheroni.
Al primo restauro del Ponte di Rialto finanziato da OBI , il gruppo di moda cui fanno capo i marchi Diesel, Maison Margiela, Marni, Viktor&Rolf, Jil Sander, Amiri e le aziende Staff International e Brave Kid, hanno contribuito 130 restauratori, operai e tecnici del comune di Venezia.
“Un ponte verso un futuro migliore”
Alla cerimonia di inaugurazione, che è iniziata con la benedizione del Patriarca Francesco Moraglia, hanno partecipato il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, il presidente della regione Veneto Luca Zaia e il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.
“Il Ponte di Rialto è un patrimonio che appartiene ai veneziani da secoli e che rappresenta il meglio del nostro Paese nel mondo.
Con questo intervento abbiamo voluto condividere con la città – e non solo – una parte del successo che OTB ha raggiunto in questi anni, anche per senso di appartenenza a un territorio che continua a dare molto alle nostre aziende – ha detto Renzo Rosso – Tramite OTB Foundation abbiamo creduto fin da subito in questo progetto, con la speranza che la rinascita di questo monumento potesse coincidere con la ripartenza del nostro Paese, un segnale concreto, per ‘gettare un ponte’ verso un futuro migliore”.
Il ringraziamento a Renzo Rosso e al suo gruppo
Un ringraziamento corale è giunto dal sindaco Brugnaro e dal presidente della Regione Zaia che hanno ricordato come “il Ponte di Rialto sia tornato all’antico splendore permettendo a Venezia, ai suoi cittadini e a tutti i suoi ospiti di tornare a godere della bellezza di un simbolo della Città nel mondo intero grazie all’impegno, maestria, affidabilità, solerzia e grande competenza di chi ha eseguito il restauro, ma anche il grande esempio di un’azienda che, in un’ottica di sussidiarietà tra pubblico e privato, ha voluto finanziare i lavori facendo un importante regalo a tutta la Città” (Brugnaro) e come il dono del gruppo sia “un gesto che conferma come la bellezza che Venezia e tutto il Veneto offrono al mondo possa essere il catalizzatore di sinergie proficue tra tutti i settori di eccellenza di questa regione” (Zaia).
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