Lo stato di San Marino lancia il “turismo vaccinale”.
Un vero e proprio “pacchetto vacanza” comprensivo di siero e a modico prezzo: 50 euro per soggiorno in hotel e due dosi di vaccino: lo Sputnik russo.
Una campagna di promozione che, però, esclude i turisti italiani.
Il progetto approvato dal governo di San Marino consente a chiunque di prenotare il proprio pacchetto a partire dal 17 maggio e ricevere la prima e la seconda dose di vaccino e di pernottare almeno tre notti per due volte in 21 giorni.
Lo Sputnik non è stato riconosciuto dall’Ema ma San Marino ha vaccinato praticamente tutta la sua popolazione con il siero russo, immunizzando il 75% con almeno una dose e, a detta delle autorità locali, ha praticamente azzerato i ricoveri.
«I risultati – ha spiegato Alessandra Bruschi, direttrice generale dell’Istituto sicurezza sociale della Repubblica San Marino – si sono visti già a distanza di un mese dall’inizio della campagna vaccinale con un rapido decremento dei contagi. A oggi, infatti, l’ospedale di Stato è praticamente Covid-free, con un solo paziente ricoverato e in terapia intensiva non sono presenti pazienti con Sars-CoV-2”.
Ad aprile 2020 la Repubblica di San Marino aveva fatto registrare un record negativo: era infatti lo Stato al mondo con la più alta percentuale di contagi Covid e un’ incidenza dell’1,4% mentre l’Italia era allo 0,3%.
Dall’inizio della pandemia San Marino ha avuto 5.083 casi accertati e 90 morti per Covid su una popolazione totale di quasi 34.000 abitanti.