Sono sei gli indirizzi di priorità ai quali il finanziamento è destinato. Dal Servizio sperimentale di mobilità alla Rete di assistenza sociale a domicilio, alla Cultura della donazione di sangue, organi, tessuti e cellule.
L’obiettivo è anche quello di promuovere, diffondere e praticare la cultura del volontariato e dei beni comuni; la formazione e mappatura degli enti del Terzo Settore.
La giunta regionale del Veneto ha approvato la delibera di finanziamento per oltre sei milioni e mezzo di euro destinati a progetti promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni Onlus.
Il fondo a sostegno del welfare
Il provvedimento è stato approvato con particolare riferimento alla situazione creatasi per la pandemia in corso e riconosce il ruolo prioritario del volontariato e delle organizzazioni senza scopo di lucro, soprattutto nello sviluppo di reti tra i vari soggetti.
«Alla sinergia tra istituzioni e volontariato – sottolinea l’assessore alla Sanità e ai Servizi Sociali della Regione Veneto Manuela Lanzarin – si presenta così una ulteriore opportunità di concretizzare nuove progettualità a favore dello sviluppo di una maggiore coesione, del sostegno alle fragilità e alla crescita del territorio».
Della cifra complessiva messa in campo, proveniente dal fondo creato presso il Ministero delle Politiche Sociali, il bando destina 4.335.449 euro a nuovi progetti e fissa i criteri e le modalità con cui potranno accedervi le organizzazioni interessate. 2.234.587 euro sono invece impiegati per lo scorrimento della graduatoria di coloro che hanno partecipato ad analogo avviso in luglio 2020.
Come partecipare al bando
Le domande possono essere fatte entro le ore 12 del 1 marzo 2021.
L’avviso è pubblicato nella sezione “Bandi-Avvisi-Concorsi” del sito web e disponibile anche nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.
Possono accedere al bando le organizzazioni iscritte ai registri di settore, al registro nazionale della promozione sociale o all’anagrafe delle Onlus. E’ possibile la partecipazione con una sola proposta progettuale che dovrà avere durata non inferiore ai 12 mesi e essere completata entro il 30 luglio 2022 (con rendicontazione entro il 30 settembre dello stesso anno).
Per essere ammessi, i progetti dovranno tenere conto della programmazione di zona e svilupparsi nel quadro della Strategia regionale dello sviluppo sostenibile. Si potranno sviluppare a livello regionale, interprovinciale o locale (provinciale, comunale o di quartiere) e sulla base di questa scala sarà attribuito il valore secondo precisi parametri.
Non potranno accedere al finanziamento i progetti di prosecuzione o riproposizioni di azioni già finanziate con avvisi precedenti.