Società +

Redentore 2023: i fuochi in bacino San Marco incantano oltre 100 mila persone

Redentore 2023: i fuochi in bacino San Marco incantano oltre 100 mila persone

La “Festa Famosissima” ha lanciato un messaggio di pace nel cielo di San Marco

Un tripudio di luci e colori ha illuminato lo splendido scenario di Bacino San Marco con magici giochi di riflessi sull’acqua. Tutti con il naso all’insù e lo smartphone alla mano per catturare uno scatto, chi dalle barche, chi dalle rive. Oltre 100 mila persone hanno assistito al momento clou delle Festa Famosissima con lo spettacolo “Sognando il cielo”. Quaranta minuti di fuochi d’artificio che hanno trasportato i  numerosissimi presenti al Redentore 2023 verso il firmamento, creando un ponte immaginario tra le anime degli spettatori e la maestosità della volta celeste.

I numeri del Redentore 2023, ospiti da 140 nazioni

Tra i presenti, oltre 30 mila erano a bordo delle più di 4 mila barche presenti, tutte rigorosamente addobbate come vuole la tradizione, in Bacino San Marco; 43.500 quelli che si sono goduti lo spettacolo da Piazzetta San Marco, Riva degli Schiavoni, le Zattere e l’isola della Giudecca. A questi si sono aggiunte le circa 30 mila persone che hanno ammirato i “foghi” dalle altane delle proprie abitazioni, dai plateatici lungo le rive, dalle strutture ricettive come dalle aree più periferiche non soggette a contingentamento e prenotazione quali Sacca Fisola, la prima parte delle Zattere, Riva Sette Martiri, Sant’Elena e Lido.

Ospiti che per il Redentore, Festa tra le più attese e tradizionali di Venezia sono arrivati da 140 nazioni con una maggioranza di statunitensi ma anche da Birmania, Falkland e Bermuda. In contemporanea ai fuochi in Laguna, anche in terraferma e nelle isole (a Pellestrina, Asseggiano e Malcontenta) la calda notte del 15 luglio è stata caratterizzata dai fuochi d’artificio. Festeggiamenti anche a Marghera e in via Piave a Mestre, mentre alla Gazzera si è potuto vedere lo spettacolo contemporaneamente allo svolgimento in Bacino San Marco.

Il messaggio di pace nel cielo di San Marco

L’oro bizantino dei mosaici e delle guglie assieme al rosso veneziano che si ritrova nelle tele dei pittori veneti e negli intonaci delle abitazioni hanno caratterizzato i primi minuti dello spettacolo pirotecnico. Poi in cielo il messaggio di pace nel mondo con la scritta “Pax Tibi”, le stesse parole scolpite sul libro tenuto aperto tra le zampe del Leone alato, simbolo dell’evangelista Marco, a richiamare la bandiera della Repubblica Serenissima. E ancora il rosso ardente, simbolo della passione e dell’energia intrecciato con lo sfavillante arancione; il blu e l’azzurro delle acque lagunari; il verde che porta la mente alla rigogliosa natura che circonda Venezia.

Un vero e proprio caleidoscopio di colori che ha incantato tutti. Sono  stati sparati 6.400 fuochi per un totale di 2.200 chili di materiale esplodente posizionato su 5 grandi zattere per quelli di grande calibro e 25 pontoni per quelli più piccoli. A gestire i 420 metri di fronte fuoco dello show un team di oltre 30 addetti tra pirotecnici e ormeggiatori professionistiche si sono avvalsi dell’aiuto di un sistema di accensione radiocomandato  composto da più di 250 unità.

La Festa nella massima organizzazione

L’accesso da terra alle rive, così come quello dei natanti in bacino San Marco per i quali vigeva anche  un’apposita ordinanza è stato contingentato e su prenotazione obbligatoria. Perché la Festa si svolgesse nella massima sicurezza per tutti i partecipanti, Vela ha coordinato l’organizzazione generale con un responsabile e dieci funzionari e l’ausilio di 300 steward  coordinati da un team di 12 persone. Da parte sua la società Venis ha curato il sistema di prenotazione  a terra e in acqua e il servizio Dime l’assistenza nella fase di prenotazione e durante la manifestazione. Il gruppo AVM ha garantito la mobilità potenziando il servizio automobilistico urbano  con 50 conducenti in più rispetto al normale contingente e quello di navigazione.

Importante anche l’impegno della Protezione Civile presente con 8 funzionari e 70 volontari, dei quali una quindicina dai gruppi della Città Metropolitana. Sono 15 i volontari che hanno prestato servizio in Bacino San Marco a bordo di 5 imbarcazioni compresa una della Guardia Costiera con il coordinamento della Capitaneria di Porto. A presidio dei principali siti di affollamento sono stati impiegati 45 volontari. La Polizia Locale era invece presente sul campo con circa 130 forze totali.

Ad assicurare l’ordinato svolgimento della manifestazione anche un centinaio di persone tra Polizia di Stato Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco anche con sommozzatori, Suem 118, Croce Verde e volontari. Nella giornata delle regate, che si cono svolte domenica, è stato ricordato il ragazzo di Cavallino Treporti, Riccardo Nardin che al termine dei fuochi d’artificio ha urtato con la sua barca contro una briccola nel canale tra San Giorgio e San Servolo, è stato sbalzato in acqua e ha perso la vita (illese le due amiche che si trovavano a bordo con lui).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il campo nome è richiesto.
Il campo email è richiesto o non è corretto.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.