Il sindaco Brugnaro: “Venezia è una città sicura. Non possiamo rischiare”
Non ci saranno i fuochi d’artificio. Né assembramenti sulle rive, così come le tante imbarcazioni che tradizionalmente, per la Festa del Redentore, affollano festanti il bacino di San Marco.
Alla fine, ha prevalso una scelta di responsabilità.
Il Redentore sarà celebrato, ma senza lo spettacolo pirotecnico.
Nonostante l’organizzazione dell’evento fosse già a buon punto, Venezia avrà nel 2020 un Redentore diverso.
Più raccolto, anche più romantico e tradizionale, ma senza lo spettacolo pirotecnico che ogni anno fa affluire in città decine di migliaia di persone.
Il sindaco: “Una decisione difficile, ma responsabilmente inevitabile”
“Chiedo scusa a chi rimarrà deluso ma a causa delle notizie che ci stanno arrivando in ambito di diffusione del Covid, con stima di Rt pari a 1,63, sono costretto a comunicare che sono giunto alla decisione di eliminare lo spettacolo pirotecnico”.
La comunicazione è stata data durante una conferenza stampa convocata con urgenza dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.
L’ Ordinanza regionale del 6 luglio attesta che “persiste una trasmissione del virus che, quando si verificano condizioni favorevoli, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti”-
Un dato di fatto che è stato preso seriamente in considerazione, portando Venezia a diversificare gli appuntamenti in calendario.
“Venezia resta una città sicura e non possiamo mettere a rischio la salute dei cittadini. E’ un tema di coscienza prima di tutto -ha detto Brugnaro – E’ stata una decisione difficile da prendere ma, responsabilmente, inevitabile –Io sono per la ripartenza ed è da novembre che ci stiamo lavorando. Ma in questo caso non me la sento. Sono il primo ufficiale sanitario della città. Mi prendo quindi tutta la responsabilità di questa decisione – ha concluso – Non possiamo permetterci di rischiare ”.
Venezia avrà quindi un Redentore innanzitutto religioso. E poi romantico, con galleggianti in musica che si muoveranno lungo il Canal Grande fino a Punta della Dogana.
Tradizione, musica e sport
“Resterà il ponte votivo, che sarà inaugurato venerdì e che permetterà a chi voglia raggiungere la Chiesa del Redentore – ha detto ancora il primo cittadino -di affidare a Lui, come fecero i nostri antenati, la nostra preghiera per uscire in fretta da questo periodo”.
Ritornano i tradizionali “freschi notturni”
Poiché quella del Redentore è comunque per i veneziani una serata importante, non mancherà l’intrattenimento musicale, portato lungo le rive con i quattro zatteroni chiamati “freschi notturni” e da mini concerti nei plateatici dei locali.
Ci saranno poi le tradizionali luminarie e, domenica, le regate di voga alla veneta. Queste si terranno nel pomeriggio, alle ore 16.00 (Regata dei giovanissimi su pupparini a 2 remi), alle 16.45 ( Regata su pupparini a 2 remi) e alle ore 17.30 (Regata su gondole a 2 remi).
Saranno potenziati anche i collegamenti dei Ferry Boat da e per il Lido con corse dagli Alberoni al Tronchetto e viceversa sia alla mattina (ore 9 e ore 11) che nel tardo pomeriggio-sera (ore 17 e 19).
Controlli e rispetto delle regole
Infine, il tema dei controlli, che saranno numerosi sia a terra che in acqua perché “Venezia è una città responsabile e le regole di prevenzione da Covid vanno rispettate”. Ecco dunque che, oltre a essere indicate modalità di ormeggio tali da garantire il distanziamento sociale, sarà effettuata una registrazione preventiva dei natanti, mentre saranno legate alla responsabilità degli armatori o dei comandanti delle imbarcazioni le attività di contenimento del Covid, tra cui anche la riduzione eventuale del numero delle persone imbarcate al fine di garantire il distanziamento sociale.