Maria Elisabetta Alberti Casellati è andata vicina all’elezione alla presidenza della Repubblica.
Prima donna eletta alla carica di Presidente del Senato, sarebbe stata anche la prima donna a ricoprire l’incarico di capo dello Stato.
Nonché il primo presidente veneto per il Quirinale.
Ma neanche alla quinta votazione a Montecitorio è arrivata la quadra.
Sulla candidata presentata dal centrodestra, infatti, Pd e M5S non hanno risposto alla chiama, così come Italia Viva, che non ha partecipato al voto.
“Oggi abbiamo fatto la massima proposta possibile – ha dichiarato Matteo Salvini durante la conferenza stampa che si è tenuta alla camera -. Più volte Mattarella aveva detto di non essere disponibile. Dopo il suo, aggiungo io, buon settennato, noi abbiamo proposto Elisabetta Casellati, la seconda carica dello Stato: non c’era di più, dopo Mattarella“.
L’annuncio della sua candidatura, dato nella mattinata, è stato sentito però come un “atto di forza” da parte del centrosinistra.
“Consideriamo la unilaterale candidatura della seconda carica dello stato, peraltro annunciata a un’ora dalla quinta votazione, un grave errore – è stato il commento di Pd, M5s e Leu al termine del vertice che si è tenuto prima della votazione-. Per il rispetto che si deve alle istituzioni, oggi esprimeremo un voto di astensione nella formula “presente non votante”.
Così è stato.
Nonostante la presidente del Senato abbia catalizzato 382 voti sui 505 necessari, non è riuscita a raggiungere la maggioranza prevista per conquistare il Colle.
Gli astenuti sono stati infatti 406, le schede nulle 9 e le bianche 11.
46 voti sono inoltre andati a Sergio Mattarella, 38 a Nino di Matteo, 8 a Silvio Berlusconi, 7 ad Antonio Tajani, 7 a Marta Cartabia, 6 a Pier Ferdinando Casini, 3 al presidente del Consiglio Mario Draghi e 2 a Elisabetta Belloni.
Alle 17, a Montecitorio, quindi, riprenderanno i lavori.
Da oggi, infatti, è stata introdotta la doppia chiama per eleggere il presidente della Repubblica.
Nel caso in cui anche la sesta votazione non riusciss a dare un nome al 13° inquilino del Quirinale, le votazioni sono previste anche per domani, 29 gennaio, a partire dalle ore 9.30, con seconda chiama alle 16.30