Certe partenze a volte sono un ritorno
“Mollo tutto e me ne vado“. Quante volte l’avete pensato?
Le difficoltà del lavoro, una vita sentimentale sbagliata, l’impossibilità di migliorare la propria situazione economica e la voglia di cercare altrove qualche opportunità.
Molti di voi l’hanno anche fatto. Sono milioni gli italiani che, a un certo punto della propria vita, sono passati dalle parole ai fatti concreti.
Com’è noto, sono soprattutto i giovani che, lasciando la propria terra, a volte con l’entusiasmo della temerarietà, altre con la fatica del distacco, si sono trasferiti altrove.
“Mollo tutto e me ne vado“. Ma dove?
Le mete degli italiani che decidono di giocare le proprie nuove carte all’estero sono molte.
In cima alla lista sta Amsterdam. Poi vengono Barcellona, Berlino, Dubai, Dublino, Londra, Los Angeles e poi ancora Madrid, Miami, New York, Parigi, Santo Domingo, Valencia e Vienna. Fermiamoci qui. E’ già palese il fatto che gli italiani sono un po’ ovunque nel mondo.
La capitale olandese ne ospita circa 50 mila. Diventata una delle città con i più importanti Startup Hub in Europa, sembra essere la nuova terra promessa dei giovani per le sue opportunità lavorative. A tallonarla è Barcellona, attualmente al nono posto per presenza italiana nel mondo. Piace perché è piena di vita e di arte, ma anche per il suo clima, che non è mai troppo freddo.
Berlino fa incetta di giovani creativi e artisti: da questo punto di vista è tra le città di maggior tendenza in Europa.
Ma “dietro l’angolo” c’è Dubai. La capitale dei sette emirati arabi è la meta ambita soprattutto dei giovani imprenditori.
Tra i suoi 1344 grattaceli, sotto la torre più alta del mondo, nella metropoli moderna da mille e una notte sembra che i sogni si avverino: le opportunità non mancano, i meritevoli sembrano trovar spazio per far carriera e il sistema fiscale aiuta.
“Mollo tutto e me ne vado“. Quando a dirlo sono gli altri.
“Mollo tutto e me ne vado”. Certo. Lo dicono però anche dall’altra parte del mondo.
Forse può per questo sorprendere che l’Italia risulti per gli altri ancora uno dei posti più belli al mondo in cui vivere.
Il Bel Paese colpisce ancora per il suo food & wine, dove si colloca al primo posto in assoluto secondo la classifica sulla qualità della vita del Sole 24 Ore, ma anche per la sua offerta culturale, per eventi e tempo libero, ricchezza e consumi, ambienti e servizi, sicurezza.
Quindi, dov’è meglio vivere in Italia?
Al mare o sui monti? In una città altamente industrializzata o in campagna?
La risposta comprende tutte queste caratteristiche: nel Nordest. Soprattutto in Veneto, che vanta ben tre province in classifica. Tra queste, Venezia.
La rimonta della vecchia Signora
Ebbene sì: la vecchia signora, pur con i suoi acciacchi, colpisce ancora. Lascia il settimo posto della classifica italiana del Sole 24 Ore a Verona e l’ottavo a Treviso, ma occupa con orgoglio la sua nona postazione perché è il punto d’arrivo della scalata degli ultimi anni.
Venezia è sempre Venezia
Posizione dopo posizione, la città lagunare è entrata nella top 10 dei posti in cui c’è una miglior qualità della vita.
Non solo per la sua naturale bellezza artistica e paesaggistica, ma anche come città “smart”, con un’ottima offerta di eventi di intrattenimento, di cultura e di trasporto pubblico . Venezia rappresenta anche, tra le città italiane, quella in cui c’è una crescente e maggior consapevolezza ambientale, tanto da essersi classificata al primo posto per la sua raccolta differenziata.
A rilevarlo, il “Rapporto rifiuti urbani” elaborato dall’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) che, tra le 15 città con popolazione superiore ai 200 mila abitanti, ha confermato per ben due volte il palmares veneziano.