La rilevazione della Commissione Europea: per più dell’80% degli italiani si vive bene nella propria città
In Italia si vive bene. O, quanto meno, noi italiani siamo in generale soddisfatti della qualità della vita nella propria città.
Soprattutto a Trento, che con il 95,4% di giudizi positivi è addirittura la città, non solo tra le 26 italiane ma addirittura tra tutte le 85 europee prese in considerazione, in cui la percezione di un buon livello qualitativo della vita è più alta.
Ma anche in altre 5 città (Trieste, Cagliari, Bergamo, Brescia e Bolzano) i giudizi positivi superano il 90% del totale.
Il rovescio della medaglia, però, sono le grandi differenze territoriali. Basti pensare che Taranto, con il 47,8%, è all‘ultimo posto della graduatoria continentale.
Sono solo alcune delle considerazioni che emergono dalla rilevazione “Quality of life in European cities” condotta dalla Commissione Europea con il contributo dell’Istat per accrescere la conoscenza sulla qualità della vita percepita in ambito urbano, sia in generale che per singoli aspetti, evidenziando punti di forza e di debolezza per contribuire anche a definire meglio le politiche urbane.
La percezione della qualità della vita in Italia
Nonostante il primato di Trento, la media di soddisfatti (79,5%) è inferiore a quella del resto d’Europa (88,4%). E fa riflettere soprattutto il fatto che oltre la metà dei cittadini di alcune nostre città ritiene che la qualità della vita sia peggiorata negli ultimi 5 anni.
Fanno eccezione Messina e soprattutto Bari, dove il 53,1% (una delle percentuali più alte d’Europa) ha riscontrato al contrario un miglioramento.
Da alcune realtà, tra cui Roma, Venezia, Palermo e Catania, emerge una maggior soddisfazione per il proprio quartiere.
Curiosi i casi di Venezia e Milano, dove si presentano valori sopra la media per la vita che si conduce e inferiori per la soddisfazione sulla vita in città. Passando alle singole dimensioni analizzate, le percentuali più alte di soddisfazione per i servizi sanitari si sono per esempio registrate a Bologna, Verona e Trieste.
Riguardo ai trasporti pubblici, dove la media italiana è inferiore alle altre città europee, le quote più alte di gradimento sono invece quelle dei residenti a Milano, Trieste e Bolzano. Il Sud si piazza agli ultimi posti per la soddisfazione relativa agli spazi verdi, riguardo ai quali spiccano le città di Trento, Bolzano e Cagliari.
Quanto alle infrastrutture sportive, si supera il 70% il gradimento di nuovo nelle due Province autonome e a Bologna.
In generale, e l’Italia non fa eccezione, i cittadini europei sono soddisfatti di scuole e altri servizi di formazione. Le infrastrutture culturali sono da noi apprezzate in particolare a Milano, Trento, Bergamo, Parma, Brescia, Trieste, Bolzano e Firenze. Al contrario, in circa tre quarti delle nostre città meno della metà degli abitanti sono soddisfatti della pulizia urbana.
Da trasporti e ambiente, a socialità e sicurezza: gli altri aspetti dell’indagine
Quasi tutte le città italiane del Centro-Sud, rileva l’indagine, rientrano tra le prime 20 d’Europa per l’uso dell’auto come principale mezzo di trasporto (Perugia prima assoluta al 91,2%), con la bicicletta poco utilizzata, così come i trasporti pubblici: solo a Milano (55,6%) si registrano tassi elevati in linea con la maggioranza delle capitali continentali.
Cagliari (90,9%) e Sassari (89,5%) sono invece ai primi due posti in Europa per la soddisfazione per la qualità dell’aria.
Le disparità Nord-Sud emergono con evidenza quando si considera la possibilità di trovare con facilità un buon lavoro, come viene percepito soprattutto a Bolzano, Milano, Trento, Brescia, Parma, Bergamo. È invece generalmente bassa la quota di chi ritiene facile trovare un buon alloggio a costi ragionevoli, con problemi in specie a Firenze, Milano e Bolzano.
Se, in tutte le città, più della metà del campione ritiene di poter contare sull’aiuto materiale di amici e vicini in caso di bisogno, è altrettanto generale l’idea che non sia facile vivere nella propria città per gli immigrati: in controtendenza è in primis Bologna, dove c’è anche una delle percentuali più alte d’Europa (85,3%) di chi ritiene che gli omosessuali possano vivere bene.
Nelle città italiane è percepita poi più che nel resto d’Europa la mancanza di sicurezza a girare da soli di notte: diverse città fanno registrare quote inferiori al 30% e Roma, con il 36,8%, è la peggior capitale europea in tal senso.
La Città eterna, con Palermo e Napoli, è ai primi posti anche per la percezione di corruzione nell’Amministrazione locale, riguardo a cui in molti grandi centri e in quasi tutto il Sud si sottolinea la bassa efficienza.
Alberto Minazzi