Il Premio Letterario Leonilde e Arnaldo Settembrini cambia veste.
Per la sua 57° edizione, viste le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, prevede infatti una votazione inedita e innovativa che si avvale dell’universo online per consentire a un pubblico più vasto di assistere alla premiazione.
L’evento sarà curato dal regista direttore artistico di Arteven Giancarlo Marinelli.
La giuria inedita
La prima novità è che il vincitore sarà scelto quest’anno attraverso la votazione online di 30 abbonati al teatro Toniolo. Sono dunque i lettori a prendere voce e acclamare il proprio favorito.
Una modalità mai sperimentata prima nella storia del Premio Settembrini.
Sempre per favorire l’allargamento della platea dei lettori, cinquanta copie del libro vincitore saranno inviate a titolo gratuito alle maggiori biblioteche della regione del Veneto.
Letteratura, teatro e musica: il connubio delle arti
L’edizione sarà tenuta in streaming, come una specie di short film.
Sarà quindi possibile a chiunque seguire in prima visione l’evento nella pagina Facebook di Arteven, sabato 5 dicembre alle ore 10.00.
Il Premio si svilupperà come un racconto, con la video presentazione dei tre scrittori finalisti, le letture di brani dei libri degli attori di Theama Teatro e la colonna sonora dei musicisti della Giovane Orchestra Metropolitana di Mestre.
“Un progetto che mostra come la cultura letteraria possa stare al passo con i tempi – spiega l’Assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari – L’unione di arte e tecnologia ci permette di proseguire una tradizione veneta importante grazie anche alla determinazione di una grande squadra, che è rappresentata soprattutto dal territorio”.
I finalisti 2020
I 3 finalisti di quest’anno sono Maria Attanasio, autrice di Lo splendore del niente e altre storie (Sellerio); Francesca D’Aloja, Corpi speciali (La Nave di Teseo) e Paolo Pergola, Attraverso la finestra di Snell. Storie di animali e degli umani che li osservano (Italo Svevo).
Tre testi che racchiudono esperienze e realtà differenti: il primo esprime una ‘sicilianità corposa’, il secondo descrive personaggi ‘dotati di talento, personalità, avvolti dal mistero o diversi da ciò che appaiono’ e il terzo riflette su 14 racconti di ispirazione calviniana.
La storia del Premio e il suo successo
Il Premio è nato nel 1959 per volere del commercialista, appassionato di letteratura, Arnaldo Settembrini, il quale lo ha dedicato alla moglie Leonilde, scrittrice di novelle e racconti, scomparsa cinque anni prima.
Nel corso del tempo, a far parte della giuria tecnica sono stati chiamati scrittori e critici letterari che hanno segnato la letteratura italiana come Italo Calvino, Aldo Palazzeschi e Dino Buzzati.
Per volere di Settembrini stesso, dal 1986 la cura del Premio è affidata alla Regione del Veneto.