Madrigale senza suono vince l’edizione 2019 del
Premio Campiello
E’ Andrea Tarabbia il vincitore del Premio Campiello 2019.
Il suo romanzo, Madrigale senza suono (Bollati Boringhieri) ha ottenuto infatti 73 dei 300 voti della giuria popolare aggiudicandosi il prestigioso premio.
Andrea Tarabbia, nato a Saronno nel 1978 (ma vive a Bologna), ha pubblicato, tra gli altri, i romanzi La calligrafia come arte della guerra (2010), Il demone a Beslan (2011), Il giardino delle mosche (2015; Premio Selezione Campiello 2016 e Premio Manzoni Romanzo Storico 2016) e il saggio narrativo Il peso del legno (2018). Nel 2012 ha curato e tradotto Diavoleide di Michail Bulgakov.
Madrigale senza suono
Nel 1959, il compositore russo Igor Stravinskij, durante un suo viaggio a Napoli, trova un manoscritto che fa tradurre, legge e commenta.
E’ una biografia del Principe Carlo Gesualdo da Venosa, celebre principe madrigalista di fine Cinquecento ed è attorno a questo personaggio che il romanzo ruota. Stravinskij fa tradurre il testo, che commenta, facendo emergere le differenze tra i due celebri compositori. In realtà la biografia è un “brogliaccio” scritto da un servo di Gesualdo, Gioachino Ardytti, e si avventura anche sul caso di un omicidio tutto da scoprire. A unire a due secoli di distanza i due compositori sarà la musica.
La cinquina dei finalisti
I finalisti dell’edizione 2019 del Premio Campiello, quelli selezionati dalla giuria dei letterati tra i quali, alla fine, i 300 giudici popolari hanno dovuto scegliere, erano Giulio Cavalli, con il suo “Carnaio”, Laura Pariani, con “Il gioco di Santa Oca”, Francesco Pecoraro con “Lo stradone”,Paolo Colagrande con “La vita dispari” e il vincitore, Andrea Tarabbia con il suo “Madrigale senza suono”?
Premio Campiello Giovani
Il vincitore del Premio Campiello Giovani è invece Magtteo Porru.
Il diciottenne di Cagliari si è aggiudicato il premio con il racconto “Talismani.
“Un racconto compatto, che ha il merito – si legge nella motivazione dei giudici – di spingere lo sguardo oltre i confini della propria anima e delle proprie vicende personali, tratteggiando i rapporti di una madre afgana con il suo giovane figlio”.
La menzione speciale Giovani Imprenditori Confindustria per la cultura di impresa è stata assegnata infine a Federica Russo, 19, di Fontanaviva (Pd), per il suo racconto “Consigli di una saggio tra passato e futuro”
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