Gibellina si prepara a diventare un laboratorio di creatività e partecipazione comunitaria. Un milione di euro alla città del Belice
E’ la siciliana Gibellina, la città rinata dalle macerie del terremoto del Belice del 1968, la prima capitale italiana dell’arte contemporanea.
L’annuncio è stato dato stamani dal ministro della Cultura Alessandro Giuli, daal direttore generale Creatività Contemporanea Angelo Piero Cappello e dalla presidente della giuria Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.
Gibellina, finalista con Carrara (MC), Gallarate (VA), Pescara e Todi (PG), ha presentato con la sua candidatura il progetto “Portami il futuro”.
Una visione di come consolidare il suo ruolo di laboratorio a cielo aperto di sperimentazione artistica che ora potrà diventare ancor più concreta con la conquista del titolo, che le assegna di fatto un milione di euro finanziato dal Ministero della Cultura.
“Portami il futuro”
Il progetto è stato valutato dalla giuria “organico e solido”, capace di consegnareall’Italia, si legge nella motivazione, “un esemplare modello di intervento culturale fondato su valori e azioni che riconoscono all’arte una funzione sociale e alla cultura lo statuto di bene comune”.
Soprattutto, in “Portami il futuro” è stata riconosciuta la capacità di “riattivare lo straordinario patrimonio di opere di Gibellina coniugandone presente, memoria e futuro, conservazione e valorizzazione, attenzione al locale e ambizione internazionale” grazie anche al coinvolgimento “delle giovani generazioni e della cittadinanza tutta, interpellando il territorio più ampio sulla base di una comune consapevolezza civica, stringendo alleanze con istituzioni pubbliche e private, nazionali e transnazionali”.
Gibellina pioniera della rigenerazione urbana
A premiare Gibellina è stata anche la sua “capacità di essere insieme una città opera e una città da abitare” e la convinzione che saprà diventare “un grande laboratorio dove le pratiche e l’energia dell’arte contemporanea saranno chiamate a condividere pensieri e soluzioni sui temi dello spazio pubblico, della comunità, del paesaggio, della sostenibilità, e del capiente concetto di eredità”.
“Un riconoscimento a una città simbolo di rinascita culturale e architettonica”
In origine erano 23 le città candidate a diventare “città capitale dell’arte contemporanea”.
La prima selezione ha portato alle cinque finaliste, che hanno presentato i loro progetti lo scorso 25 ottobre con le audizioni a Roma.
“Esprimo profonda soddisfazione per la proclamazione di Gibellina come Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026. Questo riconoscimento celebra una città simbolo di rinascita culturale e architettonica, un luogo che, dalla tragedia del terremoto, ha saputo risorgere come punto di riferimento internazionale per l’arte contemporanea e l’innovazione creativa – ha commentato entusiasta il presidente della regione Sicilia Renato Schifani -. La scelta della cittadina trapanese sottolinea non solo l’importanza storica e culturale di questo Comune siciliano, ma anche l’incredibile contributo della nostra regione al panorama artistico nazionale”.
Consuelo Terrin