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Pompei: dagli scavi emerge un sacrario blu

Pompei: dagli scavi emerge un sacrario blu

La stanza è emersa nel corso dei lavori di scavo per la messa in sicurezza del patrimonio archeologico

L’utilizzo del colore blu-azzurro per gli affreschi interni agli edifici, finora, era una rarità, nei ritrovamenti archeologici effettuati nell’area di Pompei.
La stanza di circa 8 metri quadri appena ritrovata, scavata nell’area centrale della città antica, ha proprio questa caratteristica, generalmente riconducibile ad ambienti di grande impegno decorativo.
Si è dunque ritenuto che il possibile utilizzo della stanza, inserita in un ambiente già parzialmente esplorato in età borbonica, fosse quello di “sacrarium”, cioè di spazio dedicato alla conservazione di oggetti sacri e alla celebrazione di attività rituali. Un approfondimento della scoperta, avvenuta nel corso dell’attività di scavo nell’insula 10 della Regio IX, è stato pubblicato sull’e-journal degli scavi di Pompei, mentre le immagini relative sono state mostrate in anteprima nello “Speciale Meraviglie” curato e condotto da Alberto Angela.

stanza pompei

I dipinti delle pareti, attribuibili al IV Stile, rappresentano, sull’insolito sfondo azzurro, figure femminili che affiancano le nicchie presenti al centro.
Quelle laterali simboleggiano le quattro stagioni, mentre le figure riprodotte sulla parete centrale sono interpretabili come due allegorie, rispettivamente dell’agricoltura e della pastorizia. Indicazioni in tal senso derivano dalla presenza degli attributi dell’aratro e del pedum (un corto bastone usato da pastori e cacciatori).

stanza pompei

Nell’ambiente, posto nella porzione meridionale dell’isolato e inserito nelle strutture pertinenti a un quartiere secondario di una grande domus, sono stati trovati oggetti appartenenti all’arredo della casa, tra cui 15 anfore da trasporto e un corredo in bronzo composto da 2 brocche e 2 lucerne, oltre ad accumuli di materiali edilizi pronti per essere impiegati nelle ristrutturazioni, tra cui gusci di ostriche, probabilmente da aggiungere triturati agli impasti per intonaci e malte.

Gli scavi nell’area, inseriti nel progetto di messa di sicurezza del fronte perimetrale, tra la parte già scavata e quella in cui ancora non si è intervenuto, e di miglioramento dell’assetto idrogeologico per rendere la tutela del patrimonio pompeiano più efficace e sostenibile, avevano finora portato alla luce un quartiere termale (in cui lo scavo è ancora in corso) e un grande salone nero affrescato, con affaccio su un cortile, da cui parte una scala per l’accesso al primo piano del complesso.

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Tag:  archeologia