Pubblicati sull’E-Journal degli scavi gli ultimi aggiornamenti sulle ricerche in corso nel Parco archeologico
Dal tempio di Asclepio, alla necropoli di Porta Sarno. Dalla Casa della Caccia Antica, alla piazza del Foro. E, ancora, la Regio VII e l’insula I 17.
Sono numerose le location in cui, a Pompei, sono tuttora in corso gli scavi di ricerca condotti in stretta cooperazione con importanti istituti di ricerca nazionali e internazionali.
Un flusso di informazioni sul passato della città distrutta dell’eruzione del Vesuvio nel 79 dopo Cristo cui il Parco archeologico della località campana intende dare la massima visibilità e diffusione attraverso la propria rivista digitale E-Journal.
Proprio a tal fine sono stati così pubblicati 6 nuovi articoli scientifici, relativi a più temi e aree del sito, contenenti gli ultimi aggiornamenti relativi a una parte dei progetti di ricerca e di indagine archeologica realizzati durante il 2023 e il 2024.
L’Atlante della Regio VII
Il primo articolo offre una panoramica generale sugli obiettivi e i primi risultati del progetto di ricerca che l’ Università di Roma la Sapienza sta realizzando dal 2021 per riordinare l’enorme quantità di dati relativi alla Regio VII, creandone una sorta di vero e proprio “Atlante”.
Gli studiosi stanno recuperando e analizzando piante, disegni e documenti di varia natura, provando in particolare a identificare e ricomporre tutti i contesti e i sistemi di contesti che componevano il paesaggio antico nelle diverse fasi di vita della città.
Le attività in corso mirano così a coniugare la tradizionale lettura stratigrafica e sistematica di tutti gli elementi strutturali, i reperti e le tracce visibili o documentate, all’interno di un complesso sistema informativo.
Il tempio di Asclepio
All’interno dell’insula VIII, 7 l’Università Federico II di Napoli sta invece effettuando una serie di scavi al fine di definire in primis la datazione dell’impianto dell’edificio del tempio italico che oggi viene attribuito in maniera verosimile al dio Asclepio.
Dopo gli iniziali scavi negli ambienti templari, spiega l’articolo, nel 2023 le indagini si sono concentrate in 2 delle cosiddette “tabernae” lungo la via di Iside. I dati raccolti sono ritenuti utili, oltre che riguardo al tempio, anche per comprendere le dinamiche di occupazione del comparto edilizio adiacente.
La necropoli di Porta Sarno
Il progetto “Indagare l’archeologia della morte a Pompei. Necropoli di Porta Sarno”, al centro di un altro articolo, è condotto dall’Universidad Europea de Valencia in collaborazione con ricercatori provenienti da diversi altri istituti di ricerca europei.
Nell’E-Journal del Parco archeologico viene presentata in particolare una disamina delle novità sullo sviluppo della necropoli di Porta Sarno ottenute grazie ai dati raccolti nell’area adiacente al recinto funerario di Marcus Venerius Secundius, un settore di scavo che si è iniziato a indagare nel 2021.
La Casa della Caccia Antica
La Casa della Caccia Antica è attualmente al centro di nuove ricerche interdisciplinari e studi sulla colonizzazione lichenica. Presso la domus, negli ultimi anni l’Università di Torino e il Centro conservazione e restauro “La Venaria Reale” hanno avviato un articolato progetto di ricerca e di formazione dedicato alla definizione di un ampio piano della conoscenza.
Nell’articolo che descrive il progetto, che punta anche alla realizzazione di un restauro, vengono ricostruite le vicende edilizie e sviluppata l’analisi degli affreschi della casa, proprio al fine di fornire le basi per un intervento atto a ristabilire più idonee condizioni di conservazione per gli apparati decorativi, interessati da fenomeni di degrado favoriti dall’esposizione a fattori di rischio naturali e antropici.
L’insula I 17
“Storie di confini. L’insula I 17 e il suo contesto” propone quindi un aggiornamento sugli esiti del progetto di scavo e ricerca avviato già nel 2019 dall’Università di Bologna, in continuità con il lavoro svolto sull’insula IX 8 fra il 1998 e il 2017.
La finalità del progetto è quella di indagare le microstorie della dialettica fra spazi pubblici e proprietà private in una città antica, esaminando gli aspetti tecnici e costruttivi della sua rete di strade, in una prospettiva diacronica.
La scelta dell’insula I 17 è avvenuta, in tal senso, in ragione della sua posizione nel tessuto urbano di Pompei, della sua interessante anomalia nella forma e del suo offrire uno dei due soli casi noti a Pompei di peristilio ad arcate, presente nella Casa degli Archi.
La piazza del Foro
Lo studio della stratigrafia di scavo e delle sequenze dei reperti ceramici rinvenuti, illustra l’ultimo articolo, stanno progressivamente permettendo di definire maggiormente le sequenze cronologiche delle fasi di vita del Foro di Pompei, nell’area più prossima al tempio di Giove.
Le ricerche condotte a partire dal 2020 dall’Università di Catania, in collaborazione con l’Università degli Studi del Molise e il Politecnico di Bari, stanno portando a riconsiderare in parte le ricostruzioni della piazza principale della città proposte in precedenza.
Alberto Minazzi