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Plogging: fa bene alla salute, fa bene all’ambiente

Plogging: fa bene alla salute, fa bene all’ambiente

Sapete cos’è il “plogging”? Il nome nasce dalla combinazione di due parole. Una, “running”, è ben nota e crediamo che non occorra spiegarne il significato. Per conoscere la traduzione dell’altra, “plocka app”, serve invece saper parlare lo svedese.
Vi diciamo allora noi che, nella lingua scandinava, la parola vuol dire semplicemente “raccogliere”. Il concetto alla base di questa nuova attività, che coniuga sport e tutela ambientale, è stato perfettamente sintetizzato dal Cus Venezia, che dallo scorso anno ne ha introdotto la pratica anche in Laguna. Plogging, allora, si può tradurre con “corri e raccogli”.

In 50 per strada a raccogliere rifiuti correndo

Sono state circa una cinquantina le persone che hanno aderito alla prima di una serie di iniziative che il Cus, in collaborazione con Veritas e Comune, ha riproposto dopo il buon successo del primo appuntamento del 2018. L’allenamento di corsa sportiva, grazie al plogging, si abbina con la raccolta di rifiuti per le vie della città.
Non è una gara, perché non c’è nulla in premio per chi riempie maggiormente il proprio sacco.
Le brevi soste durante la seduta di allenamento hanno il solo scopo di rimuovere ciò che è stato abbandonato dall’incuria di qualcun altro fuori da cestini o cassonetti.
«È a stato bello – ha commentato Antonio Scarpa, responsabile della sezione Atletica del Cus Venezia – vedere i bambini correre al fianco degli adulti e impegnarsi nella raccolta dei rifiuti».

 

 

Un testimonial d’eccezione

Dotati di guanti in lattice e sacchetti forniti da Veritas, sono scesi in strada studenti universitari e cittadini, atleti, tecnici e dirigenti delle sezioni agonistiche del Cus.
Divisi in tre gruppi, hanno avuto al loro fianco il campione di triathlon Alessandro Fabian.
Fin dalla fase di riscaldamento, condotta a ritmo di musica da Mara Tosoni, l’atleta olimpico si è prestato volentieri a fungere da testimonial per questa lodevole proposta.
Un anticipo del progetto ecosostenibile di sensibilizzazione “Element Fury” che lo stesso Fabian ha poi proposto a Venezia, Belluno e Padova. «Sono stato molto contento – ha commentato – di partecipare a questa iniziativa, che sensibilizza sui temi ambientali, che da sempre mi stanno a cuore, e invita al rispetto e al decoro».

Plogging: quando lo sport sposa l’educazione

Il valore educativo del plogging è stato colto anche dall’Amministrazione comunale, che ha inserito l’iniziativa del Cus all’interno della campagna “#EnjoyRespectVenezia”.
«La nostra campagna – ha ricordato l’assessore Paola Mar – è mirata a orientare i visitatori verso l’adozione di comportamenti responsabili e rispettosi della città. Il plogging è in piena sintonia con tutto questo e sono convinta che riusciremo a riproporlo periodicamente in altre aree della nostra città». E, lungo il percorso, oltre alla curiosità cittadini e turisti hanno già manifestato il loro apprezzamento.

«Da sempre – conferma il presidente del Cus Venezia, Massimo Zanotto – siamo convinti che lo sport debba contribuire anche ad alcuni aspetti educatici e a far emergere temi sociali. In questo anno sportivo, vogliamo cercare di porre l’attenzione su temi ambientali ed ecologici. E il plogging, che all’estero ha già un’ampia diffusione, può diventare una buona abitudine, di facile esecuzione e facilmente replicabile».

 

I rifiuti raccolti con il plogging

Il “frutto” della giornata di plogging è stato un cospicuo quantitativo di rifiuti. Consegnati alla fine nell’area Cus di fondamenta dei Cereri, sono stati adeguatamente suddivisi nel rispetto dei criteri della raccolta differenziata. La tipologia di rifiuto più evidente è stata sicuramente quella dei mozziconi di sigaretta: sono stati migliaia, quelli raccolti, abbandonati ovunque.

Chi pratica plogging, insomma, oltre a mantenere la forma fisica può dare il proprio contributo al mantenimento anche della città.
Sono oltre 300 gli addetti di Veritas che, ogni giorno lavorano per tenere pulita Venezia. «Il loro sforzo è importante – sottolinea Andrea Razzini, direttore generale di Veritas – ma non può prescindere dalla collaborazione dei cittadini e dal loro impegno a non abbandonare rifiuti».

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Tag:  rifiuti, Veritas