Il presidente della Repubblica: “Non è tollerabile”. E a Safety Expo si punta su uno spettacolo per la sensibilizzazione sul tema
L’elenco dei morti sul lavoro è in costante, tragico aggiornamento.
Lo testimonia l’ultimo aggiornamento dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro: da gennaio a luglio, hanno perso la vita ben 559 lavoratori, quasi tre al giorno.
344.897 le denunce di infortuni.
Troppe morti bianche
Dopo il tragico investimento di fine agosto degli operai ferroviari travolti sui binari a Brandizzo, vicino a Torino, solo nell’ultima giornata alla lista delle vittime si sono aggiunti un agricoltore a Cologna di Sotto, in Alto Adige, un operaio a Lamezia Terme e un altro a Scala Torregrotta, nel Messinese.
Dalla perdita di controllo del trattore alla caduta dal tetto di un capannone o da un ponteggio, il tema comune è la sicurezza sul lavoro.
Perché è vero che i dati dell’Inail segnano un calo rispetto allo stesso mese del 2022, rispettivamente del -1,8% per i decessi (che si sono verificati in prevalenza, ben 484, nel settore industria e servizi e in generale in 430 casi durante lo svolgimento della prestazione lavorativa e in 129 in occasione del raggiungimento del luogo di lavoro) e del 21,9% per le denunce. Ma i morti sul lavoro restano troppi.
Mattarella: “Quello che stiamo facendo non è abbastanza”
Non a caso della questione del rispetto delle norme a tutela dei lavoratori si continua a discutere, sia pure con la sensazione che il problema sia ancora sottovalutato.
Le ultime parole in tal senso arrivano addirittura dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “I morti di queste settimane ci dicono che quello che stiamo facendo non è abbastanza”, ha scritto con amarezza in una lettera al ministro del Lavoro, Elvira Calderone.
L’occasione per parlare delle troppe morti sul lavoro è arrivata dall’avvio di un corso su salute e sicurezza sul lavoro per 800 nuovi ispettori tecnici. “ Non è tollerabile perdere una lavoratrice o un lavoratore – prosegue il presidente, dopo aver ricordato che il diritto alla salute e al lavoro sono tra i principi fondanti della Repubblica – a causa della disapplicazione delle norme che ne dovrebbero garantire la sicurezza sul lavoro”.
“Le morti sul lavoro feriscono il nostro animo. Feriscono le persone nel valore massimo dell’esistenza, il diritto alla vita. Feriscono le loro famiglie. Feriscono la società nella sua interezza”, conclude Mattarella, prima di rivolgersi agli ispettori iscritti al corso: “Anche da voi e dalla vostra attività dipende la vita di madri, padri, figli, lavoratrici e lavoratori che, finito il proprio turno, hanno il diritto di poter tornare alle loro famiglie”.
La sicurezza sul lavoro si prende la scena
Che, sul tema della sicurezza sul lavoro, serva un reale cambio culturale è confermato anche dall’innovativo approccio proposto in occasione del prossimo Safety Expo di Bergamo.
Il coinvolgimento emotivo nuova chiave per la sicurezza
Per l’evento italiano di riferimento sulle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro e della prevenzione incendi, in calendario il 20 e il 21 settembre, sono infatti proposti 2 momenti di spettacolo, uno dei quali organizzato da Anmil, l’Associazione nazionale mutilati e invalidi del Lavoro.
Dal titolo “Note e storie di sicurezza. Fuori dagli schemi per parlare di prevenzione”, l’appuntamento, dalle 14.30 alle 16 di giovedì 21 settembre, punta al coinvolgimento emotivo del pubblico per diffondere la cultura della sicurezza attraverso musica, teatro comico, video e testimonianze di vittime sul lavoro e studenti in alternanza scuola-lavoro. A condurre il giornalista Stefano Corradino, che si esibirà nell’occasione anche come musicista.
“Ho sempre fatto così”. Ma non sempre funziona
Lo spettacolo comico sarà invece “Ho sempre fatto così” del duo “I Papu”.
Un titolo che spinge a riflettere sul fatto che la maggior sicurezza passa anche attraverso i comportamenti dei lavoratori stessi. Non a caso, il primo appuntamento della sezione “Sicurezza in scena” (mercoledì 20 dalle 15 alle 16.30) sarà l’incontro formativo “Come allenare i tuoi talenti ed imparare dai tuoi limiti”, curato dalla mental coach Nicoletta Romanazzi e dal giornalista Dario Maltese.
Alberto Minazzi