Più forti sono le interconnessioni sul territorio, più un’area può sentirsi libera di allargare i propri orizzonti.
La Venezia Metropolitana ha avviato una concreta opera di ripensamento della propria rete viaria, anche nell’ottica della sostenibilità. E può così essere considerata sempre più una grande città. Un esempio di tutto ciò sono gli interventi relativi alle piste ciclabili, che la rendono sempre più fruibile in piena sicurezza anche in sella a una bicicletta.
La nuova ciclabile a Cavallino-Treporti
Un tracciato che sta recentemente compiendo notevoli passi avanti è quello della ciclabile sulla Sp42 via Fausta a Cavallino-Treporti. Grazie alla collaborazione tra Comune e Città Metropolitana (che hanno condiviso le spese), la ciclabile, attesa per oltre un decennio, dovrebbe essere finalmente completata per inizio giugno. Per la stagione estiva, sarà dunque possibile spostarsi su due ruote tra Jesolo e Punta Sabbioni. Il tutto senza mai interferenze con il traffico automobilistico, pur pedalando lungo un’arteria fondamentale per il litorale.
Lo scorso luglio era stato tagliato il nastro del tratto tra il cimitero e il cavalcavia che conduce a Jesolo. L’investimento complessivo per il secondo stralcio, equamente suddiviso tra i due enti pubblici e durato poco più di 4 mesi, è stato di 1,2 milioni di euro. Attraverso la realizzazione di un’aiuola verde di separazione e protezione larga 1,3 metri, è stato ricavato un percorso di 700 metri di lunghezza e 2,5 di larghezza, dotato di illuminazione a led. L’intervento ha previsto anche la realizzazione di un passaggio pedonale luminoso per collegare le fermate degli autobus, e di un’isola centrale di protezione per i pedoni.
Lavori in corso in via Fausta per l’ultimo tratto
I lavori dello scorso anno hanno lasciato come eredità positiva anche un avanzo di spesa. Con l’aggiunta di un ulteriore investimento di Comune e Città Metropolitana si è così adesso potuto dare il via anche a un nuovo cantiere. Che realizzerà un tassello fondamentale, in quanto completerà definitivamente il collegamento tra il litorale e la rete ciclabile del Veneto Orientale. Con una spesa, cofinanziata al 50%, di complessivi 530.000 euro, lo scorso 6 febbraio sono partiti i lavori, che prevedono un cronoprogramma di 120 giorni.
Il tratto interessato è il lato nord di via Fausta tra l’incrocio di via Baracca e via Sabbadino. Sono 840 metri, separati dalla carreggiata da un’aiuola spartitraffico di 50 cm pavimentata con sasso bianco del Piave. La pista ciclabile, la cui larghezza varia tra i 2 metri e i 275 cm, sarà dotata di moderna segnaletica, sia orizzontale che verticale, e di illuminazione pubblica a led.
Ciclabili: un progetto condiviso che guarda al turismo
La Città Metropolitana ha nei giorni scorsi sottoscritto un protocollo d’intesa anche con i Comuni di Venezia, Martellago, Scorzè, Spinea e Trebaseleghe. Attraverso l’impegno congiunto, il documento intende sostenere il miglior sviluppo della rete ciclabile di ognuno dei singoli territori comunali.
L’obiettivo è quello di arrivare a individuare una serie di veri e propri assi ciclabili metropolitani. Sarà la Città Metropolitana, grazie al finanziamento di 216.000 euro del Ministero delle Infrastrutture, a redigere il progetto di fattibilità. Il frutto del lavoro congiunto consentirà così di poter inserire anche i nostri territori all’interno di più ampi ed importanti percorsi cicloturistici del Veneto, come la Treviso-Ostiglia. Ed arricchire, così, l’offerta turistica tradizionale con proposte all’insegna di verde e salute.