“Il green pass sarà l’ultima cosa che andrà tolta. Non tutto è ancora aperto oggi in Italia: le discoteche non lo sono ancora al 100%, gli stadi nemmeno. Prima guadagniamo altri pezzi di libertà e guardiamo che succede, poi togliamo la mascherina e guardiamo che succede, poi potremo anche pensare di togliere il green pass, ma non oggi, bisogna procedere con gradualità”.
Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervistato durante la trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus, non ha dubbi.
Green pass e stato di emergenza
Si dice ottimista sull’andamento dell’epidemia in Italia.
“Ondate ci saranno, ma saranno contenute e riservate prevalentemente ai non vaccinati – rileva – Il prolungamento dello stato di emergenza, dunque anche dell’uso del green pass, dipenderà dai contagi. Se dovessimo avere i contagi ancora in discesa, se non dovessero esserci varianti, allora non servirà prolungare lo stato di emergenza”.
Né protrarre l’obbligo della certificazione verde.
Il report Gimbe sui nuovi vaccinati
Nel frattempo, è corsa a prime dosi e test rapidi.
Secondo l’ultimo report Gimbe, in una sola settimana ben 407mila 404 persone hanno ricevuto la prima inoculazione e oltre due milioni sono ricorse al test in farmacia.
Il monitoraggio Gimbe sulla situazione epidemiologica si riferisce alla settimana dal 13 al 19 ottobre. Dallo studio emerge che dei 407.404 nuovi vaccinati nell’ultima settimana, l’86,4% appartiene a fasce anagrafiche che includono persone in età lavorativa. In particolare: 78.387 nella fascia 20-29; 90.960 nella fascia 30-39; 85.745 nella fascia 40-49 anni; 68.812 in quella 50-59 e 27.934 in quella 60-69.
Code in farmacia per il tampone
Per quanto riguarda i tamponi si è registrata una significativa crescita.
In una settimana infatti sono aumentati del 78,5%.
La media su 7 giorni è salita da 173.275 del 13 ottobre a 309.297 del giorno 19, mentre per i nuovi vaccinati rimane sostanzialmente stabile.
Scaricati quasi un milione di certificati in 24 ore
«Certo è – spiega il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta – che nell’interpretazione dei dati rilevati bisogna tenere conto che ogni persona non vaccinata per coprire le giornate lavorative può arrivare a sottoporsi anche a tre tamponi a settimana. Dall’altro lato, per aumentare la copertura vaccinale è sufficiente che il numero di nuovi vaccinati non tenda allo zero».
Nel frattempo, nella solo giornata del 20 ottobre sono stati scaricati dagli italiani 981.855 certificati verdi, secondo il report del Governo.
Di questi 801.134 a seguito di tamponi, 177.124 per vaccinazione e 3.597 per guarigione.
Il podio di chi ha deciso recentemente di vaccinarsi e ora è in attesa della seconda dose va alle regioni Trentino Alto Adige e Piemonte, dove si registra il tasso più alto di neo vaccinati.
Se a livello nazionale il 4,3% dei vaccinabili è in attesa del richiamo, sul territorio la percentuale più alta è quella della provincia autonoma di Trento con il 6,6%. Seguono il Piemonte con il 5,7% e la provincia autonoma di Bolzano con il 5,6%. La fascia in cui l’incidenza risulta più alta è tra i ventenni e trentenni per l’obbligatorietà di Green Pass introdotta nei luoghi di lavoro.
Il monitoraggio della pandemia
Sempre secondo il monitoraggio Gimbe, prosegue il calo degli attualmente positivi così come delle persone in isolamento domiciliare e dei ricoveri dei pazienti in terapia intensiva. Il tasso di occupazione dei posti letto rimane molto basso con un 4% in area medica e 4% in area critica. Nessuna Regione supera le soglie del 15% per la prima e del 10% per la seconda. Anche gli indici pandemici registrano una lieve diminuzione dei nuovi casi e una sostanziale stabilità dei decessi rispetto alla settimana precedente.
Silvia Bolognini