Come trovare un modo per ricreare una sorta di interazione sicura tra le persone?
Da più di un anno, ormai, è una delle domande più diffuse tra la gente, con la speranza di ritornare alla vita pre-Sars-CoV-2, il virus che sta mettendo a dura prova l’essenza sociale delle persone. Ma ciò che ci contraddistingue dalle altre specie è soprattutto l’adattabilità. E Physx è l’idea che può permetterci di mantenere le nostre relazioni pur convivendo con il coronavirus.
Che cos’è Physx?
Si tratta di una piattaforma di PVC elastico sulla quale le persone possono camminare. Una prima membrana bianca dilata le sue maglie quando sollecitata da un peso e mostra al di sotto una seconda guaina di colore rosso, più compatta, che circoscrive intorno al soggetto un’area di circa 1,25-1,5 metri. Questo permette quindi agli occupanti di controllare la distanza tra uno e l’altro.
L’ideatore del progetto Physx
Padre dell’idea Physx è Cosimo Scotucci, un “tomorrow’s maker”, come si definisce nel suo sito web. Architetto, artista e innovatore, Cosimo abita in Olanda (Rotterdam) da 5 anni. Tre anni fa ha aperto lo studio che porta il suo nome. “Il mio ufficio – racconta – è basato su un’idea di workshop dove c’è sia tanta progettazione interdisciplinare quanto lavoro manuale nella realizzazione di mock up, modelli in scala, prove fisiche. Cerchiamo sempre di andare oltre l’architettura canonica grazie alla ricerca di materiali diversi e di formule scientifiche adatte”.
Nella descrizione rientra anche Physx, nato dalla collaborazione con matematici e fisici per trovare il materiale adatto e le equazioni corrette per poter applicare il distanziamento sociale. L’idea è nata lo scorso maggio, quando Scotucci ha constatato l’inadeguatezza dei segnali statici che invitavano a mantenere il distanziamento anti-Covid 19 (adesivi a terra, linee di demarcazione). “Il progetto originario sarebbe stato la creazione di un nuovo materiale che, mediante pressione, cambiasse colore. La produzione però in larga scala sarebbe stata impossibile. Da qui la soluzione della doppia membrana in PVC elastico”. Un “riadattamento pratico” alle superfici spazio-temporali teorizzate da Einstein più di 100 anni fa, da cui Cosimo ha preso spunto.
A che punto è il progetto Physx?
“Physx è ancora in fase di sperimentazione – continua Scotucci – e se la seconda generazione di membrane darà i riscontri sperati si potrà procedere con la produzione”. La quale sarà open-source, ovvero senza brevetto: “L’intenzione è che Physx possa espandersi il più possibile ed essere installato tanto in Europa quanto nelle zone povere del mondo, data la natura low-tech (non necessita di essere alimentato, ndr)”.
Physx sopravviverà al Coronavirus?
Physx è stato pensato per rispondere ai problemi sociali dovuti al coronavirus ma potrebbe vivere oltre la pandemia, grazie alla sua adattabilità interna-esterna e alla grande richiesta riscontrata “C’è anche una parte ludica data dalla visualizzazione dell’interazione, per la quale il progetto è stato richiesto anche da teatri e corpi di ballo, oltre a curatori di musei e sindaci. Ma può essere applicabile anche a bar, strade e piazze. Il composite plastico in Pvc è duraturo e riutilizzabile, nonché riciclabile: può essere usato in un luogo e poi trasportato da un’altra parte senza problemi”.
Un’idea, quella di Physx, che sarebbe inutile se tutti quanti avessero l’abitudine di rispettare sempre il distanziamento sociale. “Ho pensato spesso a questo aspetto – conclude Cosimo – perché credo molto nel buonsenso delle persone. Penso che l’architettura sia un atto politico. Physx punta a visualizzare le distanze e educare una coscienza civile. La membrana non può essere applicabile a tutto il mondo, ma vuole insegnare il distanziamento sociale per applicarlo poi ovunque”.
Damiano Martin