L’iniziativa “Disegni a 1000 mani” diventa più grande coinvolgendo anche 14 artisti
Ci sono il mare, le navi e i ponti, Beirut e Venezia nella sua antica forma di pesce.
Immaginiamo un ponte sul Mediterraneo che idealmente avvicina le due città in un tripudio di sfavillanti colori e immagini come messaggio di pace, solidarietà e speranza. Diventa più grande il progetto “Disegni a mille mani” dell’associazione di volontariato del capoluogo lagunare “Venezia: Pesce di Pace”.
Un’iniziativa che ha già coinvolto oltre 400 alunni delle elementari dei due Paesi. Assieme a genitori, insegnanti e dirigenti degli Istituti hanno realizzato disegni iniziati a Venezia e completati dai coetanei di Beirut. Ora il progetto si allarga con la partecipazione di 14 artisti con 7 opere realizzate metà a Venezia, metà a Beirut.
L’arte che unisce
A realizzare a quattro mani le 7 opere sono stati Valerio Bacciolo e Lamia Saab Muhtar; Luigi Ballarin e Mona Kabbani Khater; Valerio Held e Maya K. Farés; Maurizio Amendola e Mona Jabbour; Shamira Minozzi e Zaher El Bizri; Carla Erizzo e Leila Kanso; Edoardo Iaccheo e Maha Abou Chakra.
Per loro ha funzionato come per i giovani studenti: una metà delle opere è nata in Italia, a Venezia, per poi essere completata in Libano. Ciascun lavoro evidenzia così differenti stili e intreccia due diverse culture. Osservando le opere ci sono l’Oriente e l’Occidente, il Libano e l’Italia, Beirut e Venezia. Il tutto in un’armonia di tratti e tanti colori messi assieme in un legame culturale di collaborazione, amicizia, solidarietà, giustizia, pace.
Il linguaggio universale dell’arte che unisce si evince anche dai rispettivi titoli delle opere: “Danzano insieme la Principessa libanese e la Dogaressa Veneziana”; Abbraccio d’oro tra Oriente e Occidente”; “I bambini del mondo si incontrano nella nave fenicia e nella gondola”; “Incontri di Pace nella gondola dell’Arte”, “Un mare di Pace, salam, eirini, shalom, peace, paix, paz, frieden, mir…”; “Beirut con la nave fenicia e Venezia con la gondola”; ”Arcobaleno tra Oriente e Occidente”.
Non appena l’emergenza sanitaria lo permetterà, gli artisti doneranno le loro opere alle scuole che hanno partecipato al progetto educativo /formativo “Disegni a 1000 mani, Berirut – Venezia”. Ciascun Istituto ne riceverà una in dono. Nel capoluogo del Veneto andranno alla primaria Canal, agli Istituti Cavanis, San Giuseppe del Caburlotto, Gallina, Pascoli (Cavallino – Treporti), Zambelli. In Libano al Collège Notre Dame du Mont Carmel (Fanar Beirut). Con le opere verrà realizzato un libro.
14 artisti e 7 opere insegnano la Pace
«Questo progetto – spiega la presidente dell’Associazione “Venezia: Pesce di Pace” Nadia De Lazzari – vuole essere un segnale di solidarietà e vicinanza rivolto a persone che vivono in condizioni peggiori delle nostre. In Libano la situazione è drammatica e di intensa sofferenza per tutti dal punto di vista politico, economico e sociale.
Con questa iniziativa l’intenzione è di portare speranza e solidarietà unendo idealmente l’Occidente e l’Oriente, popoli che vivono in zone di pace con quelli purtroppo abituati a scene di guerra nel loro quotidiano. In questo momento la pandemia li costringe in lockdown serrato.
La partecipazione di 14 artisti italiani e libanesi è un’ ulteriore conferma che stiamo percorrendo la strada giusta, una grande soddisfazione per l’Associazione. Un percorso difficile ma fatto di tanti significativi momenti nei quali è emersa la sensibilità di molte persone. Insieme ai bambini ci sono ora questi artisti a unire bambini e adulti attraverso l’arte per portare un raggio di luce in un periodo particolarmente difficile».
Silvia Bolognini
*Foto in evidenza: “Abbraccio d’Oro tra Oriente e Occidente” realizzata da Luigi Ballarin e Mona Kabbani Khater