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Pensioni, Reddito di cittadinanza, Superbonus, Cashback: oggi il Cdm

Pensioni, Reddito di cittadinanza, Superbonus, Cashback: oggi il Cdm
Governo Draghi // @Senato Twitter

Pensioni a quota 102, ma solo per il prossimo anno, per il pensionamento anticipato. Rifinanziamento del contributo ma norme più rigide sul reddito di cittadinanza.
Superbonus 110% confermato anche per le case unifamiliari, ma con tetto di Isee.
Cancellazione definitiva del cashback.
Sono queste le principali decisioni sulla manovra finanziaria 2022 prese dalla cabina di regia, riunitasi mercoledì 27 ottobre. La bozza del disegno di una legge di bilancio espansiva da 23 miliardi, elaborata ieri, arriva oggi in Consiglio dei Ministri per la ratifica finale che precederà il passaggio in Parlamento (che sarebbe dovuto già avvenire entro il 20 ottobre). Ma, rimanendo in linea con il documento programmatico di bilancio presentato all’Unione Europea, le principali scelte sostanziali sembrano ormai prese.

Pensioni verso “quota 102”

Il nodo-pensioni era il più delicato, considerando le ferme posizioni, spesso assai distanti, espresse nelle ultime settimane dai diversi partiti politici e dai sindacati.
Sembra però scongiurato il rischio del ritorno dal 1° gennaio 2022 alla legge Fornero.
Le norme fissate nella riforma dell’allora ministro tornerebbero infatti automaticamente in vigore qualora il Governo non dettasse una diversa regolamentazione per il periodo successivo alla scadenza di “quota 100”, fissata per il 31 dicembre.

cdm

La soluzione individuata dalla cabina di regia è quella del passaggio, anche se solo per il 2022, a “quota 102”, ottenuta sommando gli anni anagrafici (minimo di 64) con quelli di contributi versati (almeno 38). Per compensare la penalizzazione di alcune categorie di lavoratori che ne deriverebbe, rispetto a “quota 100”, verrà istituito un apposito fondo di accompagnamento all’uscita con una dotazione tra i 300 e i 500 milioni.
Dal 2023, invece, si lavora per passare a “quota 104” (63+41), ragionando in ogni caso su nuove forme di flessibilità.

Reddito di cittadinanza e cashback

Pur se riconfermato e rifinanziato dal Governo con 800 milioni a fronte del previsto incremento della platea dei potenziali fruitori, anche il reddito di cittadinanza sarà sottoposto a una profonda revisione. Insieme all’aumento dei controlli, la cabina di regia ha accolto la proposta del ministro dell’Economia, Daniele Franco di un taglio dell’assegno, con progressivo décalage, fin dalla seconda proposta di lavoro rifiutata dal percettore del sussidio.

Quanto al cashback, introdotto dal Governo Conte per incentivare i pagamenti elettronici e contrastare l’evasione, dopo la sospensione fino a fine 2021 sembra adesso destinato alla definitiva cancellazione. Ne deriverebbe un risparmio di 1,5 miliardi che andrebbero a rinforzare gli ammortizzatori sociali.

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cashback

Superbonus e altri bonus immobiliari

Diversamente da quanto previsto inizialmente, invece, si va verso una proroga fino a fine 2022 del Superbonus 110% anche per le abitazioni monofamiliari.
La detrazione al 110% delle spese sostenute per aumentare l’efficienza energetica dell’immobile potrà essere però richiesta, in questo caso, solo dai nuclei con Isee fino a 25 mila euro e, quindi, solo per le prime case. La proroga per i condomini, senza limiti di Isee, arriverà invece fino al 2023, poi la percentuale di detraibilità si ridurrà progressivamente.
La stima dell’impatto del Superbonus è pari a un valore di 12 miliardi di Pil e 150 mila posti di lavoro l’anno. Nella manovra 2022 verranno inoltre prorogati anche gli altri incentivi immobiliari come ecobonus, bonus giardini o bonus mobili.
La proroga del bonus facciate, invece, dovrebbe arrivare fino alla fine del prossimo anno, ma con la riduzione della percentuale del beneficio, che scenderebbe dall’attuale 90% al 60%.

Il Cdm tra tasse e altre misure

Riguardo alle modalità di utilizzo dello stanziamento di 8 miliardi annunciato dal Governo per il taglio delle tasse e la riduzione del cuneo fiscale, la cabina di regia non ha preso per il momento nessuna decisione. La discussione passa così al Parlamento, con tempi che si allungano di circa un mese. Periodo durante il quale continuerà anche il confronto con la vera e propria riforma del sistema attraverso la delega fiscale.
Tra le altre misure avallate in cabina di regia, la resa strutturale dei 10 giorni di congedo obbligatorio per i papà e la proroga dello sconto per gli under 36 che acquistano la prima casa. Quanto agli stanziamenti, in arrivo fondi aggiuntivi per asili nido, scuole dell’infanzia, sanità (4 miliardi), ricerca (400 milioni), trasporto pubblico locale, investimenti privati (4 miliardi), infrastrutture e Fondo di sviluppo e coesione (2 miliardi).

Recovery Plan e concorrenza

Palazzo Chigi, intanto, ha approvato ieri il decreto legge sul Recovery Plan, che accelera e semplifica l’attuazione del Pnrr, consentendo di sbolccare altri 8 target che il nostro Paese è chiamato a raggiungere entro fine anno. In tal senso, le risorse destinate al turismo ammontano a 2,4 miliardi e la spesa autorizzata per la gara dell’infrastruttura del “Cloud Nazionale” è di 5 milioni per il 2021 e 10 per il 2022. Previsto anche che ogni Regione e ogni Provincia abbia un “progetto bandiera” coerente con le linee del Pnrr.
Ancora, non ci sarà nessuna penalizzazione per i professionisti che firmano contratti pubblici a tempo per i progetti del Recovery Plan; il sindaco di Napoli sarà commissario straordinario per il Sin di Bagnoli-Coroglio (definito intervento di pubblica utilità indifferibile e urgente); sono previste nuove norme per lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici dismessi. Nella riunione odierna del Consiglio dei Ministri, invece, si affronterà anche il tema del disegno di legge sulla concorrenza, che non dovrebbe però affrontare le questioni delle spiagge, delle concessioni idroelettriche e degli ambulanti.

Alberto Minazzi

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Tag:  bilancio, Governo

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