L’inps ha diramato una circolare che disciplina il rapporto pensionistico per i lavoratori e le lavoratrici in regime di part time verticale o ciclico.
Il Part-time verticale si ha quando il lavoro viene svolto in alcuni giorni della settimana, mentre il part-time ciclico quando l’attività lavorativa viene prestata solo in alcuni periodi (settimane o mesi), anche per tutto il giorno.
Ebbene, la novità spiegata dalla circolare n. 74 del 4 maggio, è che i periodi non lavorati nei rapporti di lavoro part-time verticale o ciclico sono riconosciuti per intero dall’Inps, anche per le gestioni private, nel calcolo dei requisiti di anzianità lavorativa per l’accesso al diritto alla pensione.
Questo per effetto della legge di Bilancio 2021, che ha introdotto importanti novità tra le quali proprio la disciplina del trattamento pensionistico per i part – time.
Precedentemente, la disciplina previdenziale prevedeva che il parametro di misurazione per i periodi da riconoscere fosse la “settimana retribuita”, per cui non era consentito l’accredito delle settimane che non lo erano.
“Si tratta di una riforma attesa e quanto mai giusta, soprattutto per le donne che devono affrontare periodi di attività ridotta per motivi legati alla maternità o per tutti coloro che abbiano altre esigenze di conciliazione lavoro-famiglia”, commenta il Presidente dell’Istituto, Pasquale Tridico. “Inps si è fatto parte attiva per il superamento dell’iniqua sperequazione tra lavoratori rispetto al loro futuro pensionistico anche al fine di agevolare le possibili scelte degli individui nelle diverse fasi della propria vita”.