L’esame di teoria per ottenere la patente di auto e moto sarà più breve e contenuto.
A partire dal 2022, infatti, entreranno in vigore nuove regole per il superamento della prova.
Cambiamenti che si aggiungono alla validità del foglio rosa, allungata a 12 mesi e ai tentativi concessi per l’esame di pratica, che passeranno a tre rispetto ai due attuali.
I neopatentati potranno inoltre guidare anche vetture con potenza maggiore ai 70 k/W con rapporto potenza/peso superiore ai 55 kW/t ma solo quando in auto è presente una persona in possesso di patente da almeno dieci anni e sotto i 65 di età.
Meno domande nei nuovi quiz
Entro l’8 gennaio 2022 un decreto indicherà quando le nuove regole diventeranno operative.
Quel che è certo è che l’esame di teoria per auto e moto avrà meno domande.
Dal prossimo anno le domande alle quali il futuro patentato dovrà rispondere diventano trenta anziché quaranta.
Il tempo per risolvere i quiz si accorcia di dieci minuti passando da 30 a 20 minuti, con un massimo di tre errori anziché quattro.
Un insieme di novità per snellire le procedure e motivate in primis dalla scarsità di esaminatori in organico alle Motorizzazioni per le prove d’esame. Il tutto aggravato dalla pandemia, che ha fatto accumulare parecchio arretrato da smaltire.
Le categorie interessate dal nuovo esame per la patente
Sono sei le categorie che saranno coinvolte nel provvedimento.
A partire da A1, vale a dire il patentino per sedicenni per guidare motocicli fino a 125 centimetri cubici di cilindrata, 11 kilowatt di potenza e rapporto potenza/peso fino a 0,1 kW/kg e tricicli di potenza fino a 15 kW.
Le altre categorie sono A2 per motocicli di potenza fino a 35kW e rapporto potenza/peso fino a 0,2 kW/kg; A per motocicli e tricicli senza limitazioni se non quelle per i più giovani; B1 per quadricicli non leggeri; B per autoveicoli fino a 3,5 tonnellate con limiti di potenza per neopatentati, per i tricicli con potenza anche superiore a 15 kW e BE per autoveicoli leggeri quando trainano un rimorchio non leggero.
Restano invece invariati i test per le patenti superiori più impegnative, vale a dire quelle per camion e bus.
La novità strutturale
Un’ulteriore novità potrebbe essere la prossima introduzione del riconoscimento facciale dei candidati.
Questo per velocizzarne l’identificazione e di conseguenza abbreviare il tempo di occupazione delle aule per ogni singola sessione.
Il riconoscimento facciale, che sarà adottato anche per eliminare le truffe e le sostituzioni d’identità, è già in sperimentazione alla Motorizzazione di Napoli dove sono installati i computer.
Per quanto riguarda le altre modalità del test, rimangono invariate. Ogni candidato siederà alla postazione assegnata, dove un computer sottoporrà quesiti tratti dal database ministeriale.
La prova si svolgerà sotto la vigilanza degli esaminatori e forze dell’ordine.
Silvia Bolognini