Nelle città d’arte, al lago, al mare o in montagna il fine settimana festivo ha riacceso la voglia di vacanze
Complice il bel tempo in quasi tutta Italia, nel week end di Pasqua la voglia di ripartire si è fatta sentire con tutta la sua forza. Così dopo due anni di chiusure dovute alla pandemia, pur se con attenzione alla guerra in Ucraina, valigie alla mano milioni di persone sono arrivate affollando le località da nord a sud della penisola.
A fare la parte del leone, le città d’arte da Torino a Venezia, Firenze e Roma, che hanno registrato il pieno di visitatori con locali e ristoranti affollati, code per entrare nei musei e visitare le bellezze artistiche di cui è ricco il Paese.
Pasqua da record per presenze turistiche
La prova generale in vista della stagione estiva ha avuto risultati che sono andati oltre le attese in tutta la penisola. Dopo lunghi mesi di buio, gli operatori turistici si sono rimessi in moto alla grande con picchi di presenze che si sono registrati un po’ ovunque.
A Torino, ad esempio, la Reggia di Venaria nel week end di Pasqua ha addirittura superati i livelli pre Covid. Con le sue mostre, i giardini e il castello della Mandria, ha raggiunto quota 15.559 visitatori contro i 13.277 del 2019. Numeri importanti, trainati da turisti provenienti da Lombardia e Triveneto, con un 10% di visitatori stranieri.
Arrivi anche da Francia, Inghilterra, Spagna, Germania e Nord America
Successo di presenze turistiche anche per il Museo Egizio per il quale sono stati staccati 18.643 biglietti e il Museo del Cinema scelto da oltre 14 mila persone. Non solo turisti italiani. Hanno infatti scelto di visitare le nostre località francesi, inglesi, tedeschi, spagnoli ma anche persone arrivate da Stati Uniti e Nord America. Con dati che fanno ben sperare.
Secondo Assoturismo Confesercenti le prenotazioni per le festività Pasquali hanno superato il 76% della disponibilità e il 36% delle richieste è arrivato da turisti stranieri.
Con la Pasqua e il fine settimana lungo del 25 aprile, il turismo si prepara dunque ad archiviare il periodo di magra causato dalla pandemia e gli operatori guardano alla stagione estiva con maggiore ottimismo.
Tra le città prese d’assalto oltre a Torino, Firenze, Roma, Napoli, spicca Venezia.
Gestione dei flussi: a Venezia agevolazioni per chi prenoterà
Il capoluogo lagunare ha registrato 435 mila presenze, per la maggior parte pernottanti. Numeri che da un lato sottolineano il ritorno in piena attività delle strutture ricettive e delle attività di ristorazione del capoluogo veneto. Dall’altro, però, richiamano l’attenzione sulla presenza in massa di turisti che, superata la quota dei 40 mila come emerge dalle rilevazioni, crea non pochi problemi alla vita della città.
Per questo, mentre il contributo d’accesso è stato rinviato al 2023, da metà estate partirà la sperimentazione della prenotazione per visitare la perla della Laguna. Poiché è svincolata dal tributo, non sarà obbligatoria, tuttavia chi deciderà di aderire avrà incentivi e agevolazioni.
«Il numero chiuso – spiega l’assessore al turismo del Comune di Venezia Simone Venturini – è auspicato ormai da tutti. La Smart Control Room, struttura che registra in tempo reale le presenze e ciò che accade in città, ha aperto nuove possibilità alla gestione del turismo potendo contare su dati precisi. Ora, con questa infrastruttura informatica, dove correranno prenotazione e contributo e con la collaborazione delle categorie, sarà possibile gestire al meglio i flussi turistici».
Pienone sulle spiagge e al lago, dalle Marmore a Capri
Con un bel sole e aria tiepida, nel veneziano il lunedì di Pasquetta ha fatto registrare il tutto esaurito anche lungo il litorale dal Lido a Sottomarina. Le presenze maggiori sono state registrate a Jesolo con circa 130 alberghi aperti su 376 e un’occupazione del 70%.
Previsoni confermate in Liguria con il 100% di prenotazioni da Ponente a Levante. Soddisfatti anche gli albergatori e ristoratori del Lago di Garda, dove le strutture ricettive nel lungo week end erano tutte prenotate come pure i ristoranti. Sulla ciclabile di Limone, tra sabato e lunedì vi sono stati oltre 11.500 passaggi con anche turisti austriaci e tedeschi. Anche la cascata delle Marmore, in provincia di Terni, il salto d’acqua più alto d’Europa, ha fatto il botto con oltre 10 mila presenze nei soli giorni di sabato e domenica. Tra gli altri, infine, overbooking per la splendida isola di Capri dove gli arrivi sono stati oltre 30 mila.
Silvia Bolognini