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Parma: la città dei graffiti

Parma: la città dei graffiti
Segni Urbani Meeting of Styles, murales in via Reggio a Parma - Foto Turismo Comune di Parma

Passeggiando per le vie del comune emiliano si può visitare un vero e proprio museo a cielo aperto

Parma è famosa sotto l’aspetto gastronomico per il suo prosciutto e il conosciutissimo formaggio Parmigiano. Forse però non tutti sanno che in questa cittadina un regolamento comunale consente dal 2020 di promuovere la realizzazione di murales unicamente di tipo pittorico (quindi ad esclusione di incisioni, graffiature e sabbiature) su muri di edifici e recinzioni e su qualunque altro spazio privato o pubblico come marciapiedi, muri di sottopassi, cabine, saracinesche, pilastri e bordi di cavalcavia e viadotti visibili dalla pubblica via.

Segni Urbani Meeting of Styles, murales in via Reggio a Parma – Foto Turismo Comune di Parma

Un via libera all’arte di strada come espressione di valorizzazione culturale e turistica e di riqualificazione degli ambienti urbani. Tra graffiti e wall painting, la città è diventata un vero e proprio museo a cielo aperto che si può visitare a piedi o in sella a una bicicletta.

Parma come New York tra graffiti e wall painting che guardano anche all’ambiente

Macchina fotografica o cellulare alla mano per scattare qualche foto, addentrandosi tra vicoli, strade e viali si può così intraprendere un viaggio artistico che riserva interessanti sorprese.
Ricco di opere è il sottopasso tra via Reggio (rotatoria ponte Europa), via Spinelli e via Giulio Cesare. Proprio qui diversi artisti provenienti da ogni parte del mondo hanno lasciato traccia della loro arte lo scorso ottobre in occasione di “Segni Urbani & Meeting of Styles”, festival Internazionale di arte urbana inserito nell’ambito del “Verdi Off Festival 2023” , organizzato dall’Associazione McLuc Culture.
Il lavoro di ben 46 artisti ha dato vita a una collettiva che si è concentrata sullo sviluppo del tema “Va pensiero… Go Thought” dal Nabucco di Giuseppe Verdi”.

Segni Urbani Meeting of Styles, murales in via Reggio a Parma – Foto Turismo Comune di Parma

Nel sottopasso di Via Trento invece l’arte urbana incontra l’ecologia con il progetto “La città che respira” curato da Others, Associazione Culturale guarda all’utilizzo di speciali pitture in grado di ridurre la concentrazione delle particelle di ossido di azoto nell’aria, favorendo la diminuzione dell’inquinamento atmosferico.
Il tema della natura è visibile anche in “Natura rigogliosa” di Andrea Tarli in viale Piacenza, non lontano da viale dei Mille dove si trova l’opera “Senza niente intorno” di Salvo Ligama sulla facciata del condominio di edilizia residenziale pubblica.

Una grande opera di dedicata al tema delle barricate

Tra le opere di maggiore impatto visivo vi è quella di oltre 250 metri quadrati dedicata al tema delle barricate del 1922 che si può ammirare sulle dodici campate del muro di cinta del Liceo Linguistico G. Marconi, in via Benassi e Piazzale Rondani. E’ stato realizzato nel 2024 nell’ambito di “Parma Street View” e porta le firme di una decina di artisti.
Da questo punto, in direzione del centro incontriamo in vicolo GrossardiLa Metamorfosi” creato nel 2021 dagli artisti Rise The Cat + Pepe Coi Bermuda, mentre alle alle spalle del Monumentale Palazzo del Pilotta, viale Toschi ospita “Terzo paesaggio” di PAO.
Un omaggio a Giuseppe Verdi trova posto nel sottopasso della stazione ferroviaria, nei cui pressi si trova anche un ricordo dei 40 anni dalla strage di Bologna del 2 agosto 1980 di Alessandro Canu.

Parma
Segni Urbani Meeting of Styles, murales in via Reggio a Parma – Foto Turismo Comune di Parma

Madoi – Museo all’aperto, Keith Haring a Palazzo Tarasconi

Proseguendo l’itinerario fantastico, allontanandoci dal centro, in via Venezia, il muro che cinge un asilo è abbellito dai murales del pittore parmigiano Adriano Orlandi che li produsse nel 1997 mentre, in direzione Traversetolo McLuc Culture ha curato i graffiti  sul Dormitorio Comunale Enzo Sicuri.

Parma
Madoi – Museo all’aperto a Sesta Inferiore (PR)

E poi ancora “Le donne di Verdi” di Roberta Musi che nel 2020 ha voluto omaggiare le figure femminili nelle opere del Maestro in un racconto sulle serrande di Borgo Serena.
Raggiungendo Sesta Inferiore si va alla scoperta di Madoi – Museo all’aperto, un percorso tematico incentrato sugli affreschi realizzati sulle pareti esterne dei fabbricati del paese da Walter Madoi all’inizio degli anni ’60. Per chi volesse apprezzare l’arte urbana in un luogo tradizionale, fino al 4 febbraio 2024 Palazzo Tarasconi ospitala mostra “Keith Haring. Radiant Vision”.

Mostra Keith Haring, Radiant Vision, a Palazzo Tarasconi, Parma – Credit LaltroSCATTO

L’esposizione raccoglie 130 opere tra litografie, serigrafie, disegni su carta e manifesti del leggendario pittore e writer americano.

 

 

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