Nella top ten selezionata dal Comitato scientifico del Premio “Il Parco più bello”, un percorso ideale tra labirinti, castelli, dimore storiche, oasi romantiche e collezioni botaniche.
Sono i Giardini Reali di Venezia, passati alla storia per esser stati talmente amati dalla Principessa Sissi da farne revocare la loro concessione pubblica, il Giardino pubblico più bello d’Italia.
Entrati in una top ten selezionata da un Comitato scientifico tra ben mille eccellenze italiane tenendo conto degli aspetti storico-artistici e botanici, dello stato di conservazione, del programma di manutenzione e gestione, della presenza di adeguati servizi, accessibilità e informazioni al pubblico, quello veneziano è risultato “Il Parco Più Bello” nella categoria “Giardini pubblici” della XVII edizione del concorso.
Tra i Giardini privati, invece, hanno vinto i Giardini di Villa della Pergola di Alasso, a Savona.
I Giardini Reali di Venezia
I Giardini Reali nacquero in epoca napoleonica in un contesto di rilancio dell’area Marciana con il Piano per Venezia voluto da Napoleone.
Furono realizzati come “giardino di palazzo con passeggiata sull’acqua” con la designazione delle Procuratie Nuove a Palazzo Reale, l’attuale Museo Correr.
Furono già allora costruiti un pergolato in ghisa, il ponte levatoio di collegamento alle Procuratie e perfino la Coffee House.
Nei due secoli intercorsi si sono succedute più serre, giunte ai giorni nostri, come il resto, in uno stato di grande degrado.
Sono stati restaurati da Venice Gardens Foundation Onlus.
Il restauro
Sono stati sottoposti a un restauro di tipo conservativo che ha riguardato sia la parte dedicata al giardino, dove l’architetto Paolo Pejrone, ispirandosi all’originaria idea austriaca dell’atmosfera mediterranea, ha valorizzato gli angoli segreti con glicini e piante di agrumi, sia la parte architettonica.
E’ stato demolito invece il bunker costruito durante la seconda guerra mondiale.
Oggi sono tornati a essere una romantica cornice ricca del fascino della storia, con i loro angoli segreti e le tipiche presenze botaniche ottocentesche.
Uno scorcio privilegiato sul bacino di San Marco fu voluto da Napoleone e amato dai reali: dapprima l’imperatrice d’Austria Elisabetta, Sissi, e dal giovane marito Francesco Giuseppe I d’Austria e successivamente dai Savoia.
La “Top ten”italiana
Attraverso i “Parchi e Giardini Pubblici” della top ten italiana selezionata dal Comitato Scientifico, è uscito
un “percorso” ideale tra labirinti, castelli, dimore storiche e luoghi contemporanei, oasi romantiche e collezioni botaniche.
Tra i dieci finalisti, insieme ai Giardini Reali di San Marco di Venezia (Veneto), i Giardini Botanici Villa Taranto (Piemonte), il Giardino Botanico Alpino Saussurea (Valle d’Aosta), Villa Monastero Varenna (Lombardia), il Castello Bufalini di Perugia (Umbria), il Castello di Duino a Trieste (Friuli Venezia Giulia), i Giardini di Villa della Pergola, Alassio (Liguria), il Labirinto della Masone, Fontanellato (Emilia Romagna),il Castello di Celsa, Siena (Toscana) e Villa Tasca, Palermo (Sicilia).
Caratteristiche dei parchi selezionati
Ogni parco e giardino ha le proprie peculiarità. Sono uno diverso dall’altro.
Il Giardino Botanico Alpino di Saussurea, ad esempio, è un promontorio glaciale che fa parte del massiccio del Monte Bianco e il Castello di Duino, a Trieste, è un parco a picco sul mare che si snoda su vari livelli, con distese e cascate di fiori di ogni varietà che formano suggestive macchie di colore nella classica vegetazione mediterranea.
Il Labirinto della Masone, a Fontanellato è realizzato interamente con piante di bambù di oltre 200 specie diverse, mentre i Giardini di Villa della Pergola, in Liguria, sono un raro esempio di parco mediterraneo con una straordinaria collezione di Agapanthus, unica in Europa, e piante della flora esotica.
Il Castello Bufalini, a Perugia, ha un ampio parco circostante costituito da un’area boscosa con lecci secolari e da un giardino “all’italiana” e Villa Tasca è uno dei giardini più emblematici del Romanticismo siciliano ottocentesco, una dimora storica, una casa di famiglia, a pochi passi da cuore di Palermo.