Nella giornata di giovedì 2 settembre, l’aggancio a Seul 1988, con 58 medaglie complessive. Già con le prime gare di venerdì 3 settembre, il sorpasso: la Paralimpiade di Tokyo 2020, che si concluderà domenica 5, è nella storia come la seconda di sempre per numero di podi conquistati dall’Italia.
Il record, probabilmente inarrivabile, resta sempre quello della prima edizione dei Giochi, nel 1960 a Roma, dove gli Azzurri, padroni di casa, chiusero addirittura al primo posto assoluto nel medagliere, con 80 medaglie.
Ma resta innegabile che la spedizione dei nostri atleti paralimpici sia andata oltre ogni più rosea aspettativa, specie se si considera che erano 25 anni (Atlanta 1996) che non si superava quota 40 medaglie e che a Rio 2016 erano arrivati 39 podi.
Se Roma 1960 resta fuori portata anche solo come numero di ori (61 anni fa furono 29 i titoli olimpici conquistati), con 13 allori Tokyo 2021 può adesso ancora aspirare a sopravanzare Tokyo 1964 (terza con 14 ori), mentre è più distante (16 ori) proprio l’edizione coreana di 33 anni fa, superata nel conto totale grazie a 27 argenti e 22 bronzi. 62 medaglie per un solido 9° posto nella classifica per Nazioni dell’edizione in corso.
Il sorpasso su Seul è stato compiuto grazie al bronzo nei 1500 metri di atletica leggera (categoria T20) conquistato da Ndiaga Deng. Sono poi seguiti l’argento di Assunta Legnante nel getto del peso F12 il bronzo, nella canoa, di Federico Mancarella nella categoria KL2 e il nuovo argento di Stefano Raimondi nei 200 misti S10 di nuoto. L’aggancio a quota 58 era invece avvenuto al termine dell’ennesima giornata ricca di podi: ben 10, 6 dei quali dal “solito” nuoto, 2 dall’atletica leggera, e 1 a testa da tiro con l’arco e handbike.
Dalla piscina sono arrivati 4 argenti e 2 bronzi. I secondi posti sono quelli di Antonio Fantin nel 400 stile libero S6, Simone Barlaam nei 100 farfalla S9, Stefano Raimondi nei 100 dorso S10 e Arjola Trimi nei 50 stile libero S4.
Terzi al traguardo invece Luigi Beggiato nei 50 stile libero s4 e Francesco Bettella nei 50 dorso S1.
L’atletica ha contribuito con l’argento di Martina Caironi nel salto in lungo T63 e il bronzo di Oney Tapia nel lancio del disco F11. Argento anche nel tiro con l’arco grazie a Elisa Petrilli, mentre l’oro di giornata è stato quello di Paolo Cecchetto, Luca Mazzone e Diego Colombari nella prova in linea H1-5 mista di handbike.
Oro con dedica ad Alex Zanardi, che, a Rio 2016, aveva contribuito al medesimo risultato in questa gara, prima di trovarsi a lottare ancora una volta per la vita dopo l’ennesimo gravissimo infortunio della sua carriera sportiva.