Farà visita al Carcere femminile della Giudecca, dove sarà allestito il Padiglione della Santa Sede per la 60° edizione della Biennale d’Arte
“Questa mattina è giunta comunicazione dalla Santa Sede che Papa Francesco farà visita a Venezia il 28 aprile. Lo aspetteremo a braccia aperte. L’omaggio che il Santo Padre farà alla nostra città ci rende molto felici e rappresenterà un importante momento di riflessione“.
L’annuncio del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro arriva di sorpresa a fine mattinata su X e rimbalza subito da un telefono all’altro.
D’altra parte, non è notizia di tutti i giorni, neppure per una città come Venezia, l’arrivo di un Papa.
L’ultimo fu, l’8 maggio 2011, Papa Benedetto XVI, che le cronache ricordano anche per il suo giro in gondola.
Prima di allora, giunsero Giovanni Paolo II, nel 1985 e Paolo VI nel 1972.
Il Padiglione della Santa Sede nel carcere della Giudecca
L’arrivo di Papa Francesco è legato alla 60° Esposizione Internazionale d’Arte e in particolar modo al Padiglione della Santa Sede allestito presso il Carcere femminile della Giudecca.
Realizzato in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia e a cura di Chiara Parisi e Bruno Racine, il Padiglione vaticano, che vanta la partecipazione speciale di Hans Ulrich Obrist, ospiterà opere di artisti di fama internazionale: Maurizio Cattelan, Bintou Dembélé, Simone Fattal, Claire Fontaine, Sonia Gomes, Corita Kent, Marco Perego & Zoe Saldana e Claire Tabouret.
Non è un caso che il Padiglione della Santa Sede sia quest’anno alla Giudecca.
Come anticipa un comunicato stampa, ” è dedicato al tema dei diritti umani e alla figura degli ultimi, locatari di mondi marginalizzati, dove i nostri occhi raramente arrivano. Si cerca di favorire la costruzione di una cultura dell’incontro, perno centrale del Magistero di Papa Francesco”.
“C’è gente con il cuore parcheggiato da aiutare”
Il progetto porta il titolo “Con i miei occhi“: un invito, più volte monito di Papa Francesco, a guardare oltre, a quelle realtà che spesso fingiamo di non vedere o che non consideriamo.
Quello del carcere è un mondo che sta a cuore al Santo Padre, che proprio in un video indirizzato ai detenuti, ricorda che “il Signore dà sempre l’opportunità di fare un passo avanti” quando si vive lo smarrimento e non si sa dove andare.
“C’è chi non vede la direzione e nemmeno la via, c’è “gente con il “cuore parcheggiato” da aiutare – dice nel video il Papa -.Tutti sbagliamo nella vita ma l’importante è non rimanere sbagliati”. “Tante volte noi nella vita troviamo una mano che ci aiuta a sollevarci – conclude -Anche noi dobbiamo farlo con gli altri”.
Un Papa tra le sbarre
Papa Francesco ha più volte, nel corso degli anni, fatto visita ai detenuti di vari istituti di pena d’Italia.
Tra questi, l’Istituto penale per minori di Casal del Marmo, il carcere di Rebibbia, e la casa di reclusione di Paliano.
Consuelo Terrin