“Questa è la fase peggiore e il vaccino è la cosa che ci sta proteggendo di più, senza dimenticare che abbiamo dei farmaci, i più importanti dei quali, anche se non gli unici, sono i monoclonali. Quindi, se supereremo l’inverno con terza dose, vaccinazione di chi svolge funzioni pubbliche e ancora non si è vaccinato e uso degli anticorpi monoclonali credo che, con ottimismo, avremo risolto il problema-Covid, anche se sarà solo il virus a dircelo nei prossimi mesi”.
Il messaggio è stato lanciato dal presidente di Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, Giorgio Palù, invitato al punto stampa della Regione Veneto, a Marghera, a spiegare ai cittadini perché sia importante fare la terza dose.
L’importanza della terza dose
“Dopo la seconda dose – ha anticipato Palù – la protezione diminuisce clinicamente. Ecco perché la terza dose-booster è da fare subito, non oltre i 6 mesi. Ci potrà proteggere per circa un anno – ha continuato -ma non si deve decidere se farla o meno sulla base degli anticorpi neutralizzanti presenti nel nostro organismo. La risposta immunitaria è complessa. E non esiste ancora, per questa malattia, un parametro che leghi gli anticorpi neutralizzanti alla misura della nostra protezione – ha rilevato-. Secondo me è una misurazione che può essere utile solo in alcune condizioni veramente particolari, come quelle degli immunodepressi”.
Che poi si debba fare un richiamo per il presidente Aifa non è cosa strana. “La dose-booster esiste da quando la vaccinologia è una scienza – ha ricordato-. Le prime due dosi servono per richiamare le cellule che riconoscono il recettore. Ma per tutti i vaccini serve una terza dose-booster per stimolare le cellule antigeniche specifiche che si sono attivate con le prime due. E permette di coprire, a livello di infezione, anche da tutti i mutanti”.
“Questo virus si sta adattando, per diventare endemico”
Palù si è quindi soffermato sulla variante Delta, ancora prevalente al 99,7% in Italia.
“È più contagiosa – ha sottolineato – anche perché presenta mutazioni che fanno fondere molto rapidamente il virus con la cellula. Ma, riguardo ai virus, ci sono tre parametri da tenere in considerazione, che aumentano l’uno a discapito degli altri. Così, se questa variante è più contagiosa, ha meno capacità di immunoevasione rispetto a Beta e Gamma e una virulenza inferiore. Questo virus si sta adattando, grazie ai vaccini, per diventare endemico. E se non possiamo escludere altre mutazioni, non si è mai visto che un vaccino abbia selezionato un virus più virulento”.
La vaccinazione dei bambini
Il fatto inaspettato, rispetto alle altre varianti, è che la Delta colpisce molto i giovanissimi e i bambini.
“E’ proprio la fascia dei più giovani a registrare la maggior incidenza di contagi –ha rilevato Palù – Essendo cambiato da 5 a 2 giorni il periodo di incubazione, anche i bambini, che hanno meno recettori nelle vie aeree, ora si infettano”.
In merito alla loro vaccinazione, l’Ema si esprimerà il 29 novembre.
“Noi – ha dichiarato il presidente – anche in Italia seguiremo quel che dirà, considerando comunque che, con questa variante più infettiva, anche i bambini possono sviluppare una sindrome multinfiammatoria o un Long Covid”.
Entro fine settimana booster per gli over 40
Sempre dal punto stampa di Marghera, il presidente della regione Veneto Luca Zaia ha presentato l’aggiornamento dei dati sottolineando che “le curve dei contagi stanno innegabilmente tornando a crescere e il modello ci dice che, dalle attuali 64, in un paio di settimane potremmo arrivare a un centinaio di postazioni occupate da malati Covid in terapia intensiva”. Attualmente, a superare i limiti della zona bianca è l’incidenza (a 115), con le rianimazioni al 5% e i ricoveri in area medica al 4%. “È questo ultimo dato – ha dichiarato Zaia – che potrebbe mantenerci in prospettiva in bianco”. Intanto, entro fine settimana il sistema informatico sarà operativo con l’adeguamento per la prenotazione delle terze dosi da parte degli over 40 anche con un paio di mesi d’anticipo, sulla base della scadenza del periodo di sei mesi”.
Alberto Minazzi