L’obiettivo è quello di avere l’impianto pronto per la stagione sportiva 2020/21
Alla palestra “Leo Perziano” di Murano, ferve l’attività del cantiere aperto lo scorso 16 giugno.
L’intervento servirà per dotare l’isola di una struttura sportiva indoor moderna e all’altezza degli standard richiesti dalle normative.
Il sopralluogo nella nuova palestra
I responsabili degli uffici e il presidente della Commissione sport del Comune, Matteo Senno, hanno effettuato oggi un sopralluogo al cantiere.
Si è voluto verificare l’avanzamento dei lavori e mostrare per la prima volta all’isola quello che si sta facendo alla Perziano.
“Alla base dell’intervento – ha spiegato Marco Buranelli, responsabile del servizio edilizia del Comune – ci sono due esigenze. La prima è quella di adeguare il campo da basket alle dimensioni minime previste dal regolamento per disputare incontri ufficiali. La seconda è quella di intervenire sulla copertura, che non rispettava le norme antisismiche. Per effettuare questo adeguamento statico, però, non era possibile un intervento parziale, ma andava rivisto tutto il tetto”.
La Giunta comunale ha così deciso di stanziare 1,5 milioni di euro per questa prima tranche di intervento.
Il progetto della nuova palestra
Mettendoci mano in maniera incisiva, si è quindi deciso di rivalutare l’intero impianto, segnando fin da subito la strada.
Cioè quella di far tornare a giocare a Murano, una volta finiti i lavori, la squadra di basket, che disputerà nella prossima stagione gli incontri interni a Sant’Alvise.
Con una variante urbanistica, anche ai fini della nuova copertura, la volumetria è stata aumentata del dieci per cento.
Sparisce poi l’attuale avancorpo, il cui spazio viene inglobato nel campo.
La struttura sarà riproposta, in fase di ricostruzione, in posizione più avanzata. Ci sarà inoltre, al di sopra, un secondo piano, con due nuovi spogliatoi aggiuntivi e una palestra per il riscaldamento degli atleti.
Verso il confine, sarà realizzata anche una passerella a sbalzo, destinata a servire la parte superiore della tribuna.
Nel progetto, la capienza passerà infatti dai precedenti 150 a 400 posti (la tribuna è stata disegnata esattamente per 402 posti). Ovviamente previa approvazione del Coni e della Commissione pubblici spettacoli.
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I lavori
Attualmente è in corso l’appalto di demolizione della sovrastruttura e del solaio della copertura a volta, oltre che del controsoffitto.
La conclusione di questa fase è prevista per ottobre.
Subito dopo partirà la ricostruzione delle dotazioni sportive, degli spogliatoi e dei servizi.
L’opera, comprese le finiture, dovrebbe essere pronta per maggio. La volontà è quella di poter iniziare ad utilizzarla da settembre 2020, con l’apertura della stagione sportiva.
Successivamente, sarà bandita un’altra gara d’appalto, quella per gli impianti. Il secondo lotto ancora essere approvato ma probabilmente rientrerà all’interno del bilancio a dicembre.
Lo sport, un must per Venezia
L’intervento di Murano si somma ai numerosi altri investimenti destinati all’ impiantistica sportiva.
Sempre a Murano, l’amministrazione ha stanziato anche 300.000 euro per il nuovo campo da calcio sintetico della Pro Venezia.
“Quando ci siamo insediati – ricorda Matteo Senno, presidente della Commissione sport del Consiglio comunale – molte strutture non avevano nemmeno il certificato di prevenzione incendi obbligatorio. Solo nel 2018, tra terraferma e centro storico, sugli impianti abbiamo investito 22 milioni di euro”.
L’impegno relativo agli impianti si inserisce in una strategia più ampia che guarda allo sport prima di tutto per la sua valenza sociale.
“Stiamo cercando – prosegue Senno – di valorizzare tutte le società del territorio. Attraverso lo sport si insegnano valori sociali affinché le nuove generazioni crescano diventando gli ottimi cittadini di domani”.
In tal senso, va letta anche la conferma dei voucher per lo sport che il Comune di Venezia, primo in Italia, ha confermato anche per il prossimo anno.
Un buono di 180 euro per iscrivere i bambini alle società sportive che, con l’ultima delibera, è stato esteso ai bambini di 7 anni (oltre a quelli di 6) e a tutte le famiglie residenti nella città metropolitana.