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Paese che vai... sicurezza che trovi. Con sorpresa

Paese che vai... sicurezza che trovi. Con sorpresa

La classifica 2024 dell’HelloSafe Index: Italia poco sicura, ma più di Francia, Grecia e Giappone

La possibilità di incappare in qualche inconveniente chi ama viaggiare la mette sempre in conto. Anche se, quando in gioco c’è la sicurezza, la posta è talmente elevata da poter condizionare la scelta o meno di una destinazione.
E se, in tale prospettiva, è corretto pensare che concedersi una vacanza in un’isola come l’Islanda sia più tranquillizzante che partire oggi per la Russia, spesso le idee preconcette incidono in maniera sbagliata.
Chi direbbe, per esempio, che Serbia e Bosnia sono più sicure del Regno Unito?
O che in Albania il contesto sia meno rischioso che in Spagna, Italia e Francia?

In tal senso, HelloSafe, piattaforma per il confronto di prodotti finanziari in Svizzera, ha creato un innovativo indice, basato su 5 categorie di fattori: dal rischio di disastri naturali alla violenza nella società, dal coinvolgimento in conflitti armati alla dotazione di infrastrutture sanitarie e al livello di militarizzazione.

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Paesi sicuri in cui viaggiare (@www.hellosafe.it)

Europa: la sicurezza guarda a Nord

Lo studio per il 2024 si è concentrato in particolare su 3 aree geografiche (Europa, America Latina e Medio Oriente-Asia), elaborando classifiche locali e poi raggruppandole in una graduatoria globale. Con un punteggio di 18,23, il Paese risultato più sicuro di tutti è stato, appunto, l’Islanda, che guida in Europa davanti a Danimarca e Austria.
Ma, se si escludono la Russia, 37^ e ultima con 75,65 punti, e l’Ucraina, 36^ con 48,42, la forbice è tra 1° e 35° posto è di poco più di 18 punti.

Scorrendo la classifica europea, si può notare che sono gli Stati del Nord e del Centro, i più sicuri.
Il primo “latino” è il Portogallo, 12°, che precede di 2 posizioni la Germania. Per trovare l’Italia, invece, bisogna scendere addirittura in 33^ piazza, con un punteggio di 34,74. Dietro a noi, oltre alla Russia e all’Ucraina, ci sono solo altre 2 Nazioni: la Grecia, 35^, ma anche la Francia, che dunque, con 36 punti tondi, fa peggio di noi, pagando in particolare, spiegano i ricercatori, la minaccia terroristica.

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HelloSafe1

Immediatamente prima dell’Italia troviamo invece, risalendo la graduatoria, Albania, Cipro e Regno Unito, a conferma del dato generale che vede penalizzate, nel calcolo dell’indice, sia gli Stati mediterranei che quelli di più grandi dimensioni.
In generale, però, si può dire che, tra le 3 macro realtà prese in considerazione, il nostro è il continente più sicuro, con 30 Paesi tra i primi 50 di questa classifica mondiale della sicurezza.

Dalla sicurezza di Singapore ai rischi delle Filippine

Limitando l’analisi ai primi 15 posti, sono 3 gli Stati non europei a garantire ottimi livelli di sicurezza, a partire da Singapore (19,99 punti), primo in Asia e secondo in assoluto), seguito da Bhutan (11° al Mondo con 22,98) e Qatar (12° a 23,33).
Sul podio dell’America Latina si posizionano invece Paraguay 829,95), Uruguay (31,19) e Trinidad e Tobago (31,4).
Tra i gradi Paesi sudamericani, risulta quindi più sicura l’Argentina (42,52) del Brasile (50,07).

Tornando in Asia e Medio Oriente, un po’ sorprende il 19° posto del Giappone (41,63 punti), alle spalle, tra le altre, anche di Timor Est (15^, 34,36 punti). Ancor di più trovare Afghanistan (54,29 punti e 22° posto) e Corea del Nord (54,90, 23^) davanti sia pur di poco alla Turchia (24^, 57,86 punti) e alla Cina (25^ con 58,05).
Le Filippine, dove persistono le sfide alla sicurezza, sono invece all’ultimo posto assoluto con 82,32 punti.

Al penultimo posto in Asia c’è l’India (77,86 punti), anche se ci sono altri 2 Paesi del Centro-Sud America che fanno peggio. Sono Stati che pagano, si fa notare, l’alto tasso di omicidi, la militarizzazione e gli sfollati interni: Messico (78,42 punti) e Colombia (79,21). Realtà, ricorda HelloSafe, dall’innegabile potenziale turistico che, però, rischiano in tal modo di vanificarlo con i tanti punti deboli sul fronte della sicurezza.

Alberto Minazzi

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