Quando la creazione di strutture sportive significa anche nuove passioni: il nuovo Palaghiaccio di Padova apre le porte alla prima squadra di hockey patavina.
La presenza di una struttura sportiva può influire sulle dinamiche di crescita di una città o di un territorio? Certamente può determinare la nascita di passioni agonistiche di squadre anche di alto livello agonistico come accade con l’Hockey su ghiaccio a Padova che avrà presto la sua squadra grazie anche alla presenza del nuovo Palaghiaccio. Quello che non è forse altrettanto evidente è quanto la presenza di una struttura di buon livello può influire sulle dinamiche sociali di un’area vasta e in qualche modo anche determinare le scelte di crescita e di studio della fascia giovane della popolazione. Proviamo ad andare con ordine.
Il Palaghiaccio di Padova è una struttura, inaugurata da poco più di un anno, in grado di ospitare tutti gli sport su ghiaccio, anche a livello internazionale. Ha un superficie di circa 4000 mq e comprende una pista olimpica per il ghiaccio di 58×28 metri. A renderla ancor più innovativa e interessante c’è la caratteristica che la sua superficie può essere ghiacciata anche solo parzialmente per consentirne l’utilizzo polivalente. Il Palaghiaccio nasce dopo un percorso che aveva visto la presenza ultraventennale di strutture provvisorie in città prima in Prato della Valle e poi nell’area delle piscine Plebiscito.
Queste strutture hanno avuto il merito di far crescere a Padova l’interesse e la passione attorno agli sport su ghiaccio supportata anche dall’importante azione didattica nelle scuole di diversi livelli. D’altro canto bisogna anche dire che a Padova con il pattinaggio a rotelle non si scherza affatto. I Ghosts, la squadra di Hockey in line cittadina, militano nella massima serie con giocatori di altissimo livello e anche lo street hockey trova importanti spazi. Un parallelo che ha generato uno scambio e una collaborazione proficua tra i due mondi, ghiaccio e in line, al punto che molti dei giocatori dei Ghosts giocano anche sul ghiaccio e che i bambini delle scuole e dei diversi corsi didattici che accedono agli sport su pattini partendo dalla tenera età imparano i fondamentali e le basi per entrambe le specialità, per scegliere solo in seguito quale preferire.
Questo significa oggi poter attingere da una base di giocatori e allenatori estremamente preparati e versatili. Una combinazione che ha portato la città di Padova l’anno scorso ad avere la sua prima squadra di hockey su ghiaccio, iscritta tornei interessanti anche se non ancora in un campionato regolare.
La presenza di queste realtà su ghiaccio si è tradotta in un valore aggiunto per chi ha scelto la struttura universitaria patavina per compiere il proprio percorso universitario e contestualmente proseguire i propri allenamenti su ghiaccio. Capita così che Padova si trovino riuniti pattinatori padovani con atleti di Asiago, di Alleghe e di Cortina ma anche svedesi, finlandesi, statunitensi, canadesi. Il gestore e realizzatore dell’impianto Dimitri Barbiero, lo aveva capito dieci anni fa, e tanto per non sbagliare ha affidato il coordinamento del progetto di una squadra di hockey su ghiaccio a Federico Zaccaria, giocatore e allenatore di hockey che ha militato nei Ghosts e tutt’ora gioca in altre squadre dell’area padovana e che può, pur giovanissimo, vantare tra i suoi allievi ed ex compagni di squadra anche alcuni giocatori della nazionale.
«In questo momento dobbiamo rinforzare la primavera e lavorare per consolidare i reparti più giovani – dice Zaccaria – siamo in grado, con la compagine attuale, anche di affrontare un campionato e sono sicuro che potremmo avere interessanti risultati perché gli elementi che abbiamo son davvero interessanti».
Quali sono le soddisfazioni che ti ha dato l’attività di allenatore fino ad oggi? «Vedere in azzurro ragazzi a cui hai praticamente ha infilato per la prima volta i pattini certamente è molto appagante ed è la miglior motivazione per proseguire». Ad affiancarlo nel progetto, allenatori di alto livello tra cui Stefano Zandegiacomo proveniente da Auronzo e giocatore di serie B di grande esperienza, Luca Dotto ex giocatore in line di serie A, e non ultimo, il primo allenatore Jacopo Cancellieri, padovano di origine ma trasferitosi giovanissimo ad Alleghe per avere la possibilità di praticare l’hockey su ghiaccio.
La squadra già nel 2011 ha partecipato a diversi tornei di test. A Milano, vincendo a mani basse contro giocatori di grande esperienza e squadre di serie B, e nel Veneto in triangolari in cui gli atleti hanno dimostrato tutto il loro talento. Insomma la prima squadra di hockey su ghiaccio padovana è pronta a iniziare il suo percorso sportivo iscrivendosi al campionato di serie C.
«Gli ultimi inghippi burocratici non riguardano gli atleti, ma la possibilità di sbloccare gli iter necessari al completamento all’interno del Palaghiaccio – spiega Dimitri Barbiero – delle protezioni per il pubblico obbligatorie per giocare il campionato di hockey ed altri dettagli tecnici. Nel frattempo continuano i tornei, i campionati per gli under 13 e continua a crescere anche il pattinaggio artistico».
Perché ovviamente le esperienze non riguardano solo il mondo dell’Hockey è corretto? «Le attività di pattinaggio artistico cresceranno con scambi di esperienze e di allenatrici da Asiago, e allenatrici russe. Inoltre anche quest’anno ospiteremo con gli artisti e gli atleti di Opera on Ice, tra cui Carolina Kostner che si alleneranno e incontreranno il pubblico a Padova proprio nella nostra struttura prima dell’evento all’Arena di Verona. Abbiamo intenzione di continuare a far crescere l’universo del ghiaccio padovano».
DI ALESSANDRA TUGNOLO